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Январь
2021

Barche distrutte dalle fiamme nella sede della Pietas Julia a Sistiana

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DUINO AURISINA Quattro imbarcazioni bruciate dal fuoco e ridotte a carcasse. Inizio d’anno choc per i soci della Pietas Julia di Sistiana che ieri, alla riapertura della loro sede nautica, situata nel cuore della baia, dopo il lockdown di fine anno, si sono trovati davanti a questa amarissima sorpresa.

Sono andati distrutti tre beccaccini, noti anche come “snipe”, e un dingy, con tanto di vele e teli di copertura, che erano stati portati a riva prima delle festività, in attesa della riapertura dell’attività. Il danno è notevole: «Complessivamente – ha spiegato il presidente Gianfranco Zotta – siamo sopra i 30 mila euro. Un autentico disastro per i proprietari, alcuni dei quali hanno fatto sacrifici per acquistare le loro imbarcazioni». Per quanto concerne la causa, è difficile pensare a un atto doloso: «Non vedo perché qualcuno avrebbe dovuto appiccare il fuoco proprio a queste quattro barche – ha precisato Zotta – anche perché nella nostra sede ce ne sono a decine. Penso invece che questo possa essere il risultato della sconsiderata bravata di qualcuno che, alla mezzanotte del 31 dicembre – ha ipotizzato Zotta –, nell’euforia dei festeggiamenti, possa aver sparato razzi, magari stando nella propria barca in mezzo alla baia di Sistiana. Da quanto abbiamo potuto verificare – ha sottolineato – si è incendiata anche la vetroresina, che si usa per costruire gli scafi, e per dare fuoco a questo materiale c’è bisogno di una fiamma molto potente. Per questo – ha proseguito – pensiamo a razzi che magari possono non essere esplosi subito appena sparati, ma soltanto quando sono caduti vicino alle imbarcazioni, generando così un considerevole calore».

Al momento comunque tutte le ipotesi sono valide. Il presidente della Pietas Julia ha subito informato i Carabinieri della Stazione di Aurisina, che hanno effettuato i primi rilievi e procederanno nei prossimi giorni con le indagini del caso. «Abbiamo numerose telecamere collocate in vari punti della nostra sede – ha concluso Zotta –, una delle quali in particolare è puntata verso il centro della baia. Speriamo che dall’analisi dei filmati si possa arrivare a individuare chi può essere stato il responsabile di un gesto tanto stupido quanto dannoso».

La Pietas Julia e le altre numerose società nautiche di Sistiana e dintorni sono fra l’altro reduci da un 2020 non troppo felice sotto il profilo della sicurezza, in quanto più volte, durante l’anno appena conclusosi, sono state bersaglio di ladri di motori marini. —




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