Ad agosto la Germania esprimeva gravi dubbi sullo Sputnik V accusando Mosca di non aver completato le sperimentazioni. Ora spinta dalla necessità e dagli errati calcoli europei che non garantiscono una disponibilità adeguata di dosi accantona la propaganda, sceglie la “realpolitik” e discute con il Cremlino l’avvio di una produzione comune.