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Январь
2021

Dal cortile del castello al web Così Formignani ricorda D’Adamo

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Samuele Govoni

Sono cresciuti insieme e insieme hanno suonato e vissuto nel nome del blues. Il chitarrista Roberto Formignani e l’armonicista Antonio D’Adamo erano inseparabili. Dall’inizio degli anni Ottanta fino al 2005 hanno diviso palchi, camerini, studi di registrazione, backstage e osterie poi, nel gennaio di 17 anni fa, la malattia portò via prematuramente D’Adamo, amico fraterno e compagno di avventure su e giù dal palco. Dall’anno successivo, Formignani, organizza “Play Mr D’Adamo”, concerto di beneficenza dedicato all’amico scomparso prematuramente e diventato negli anni un appuntamento fisso; quasi un rito.

L’INIZIATIVA

Quest’anno non sarà possibile onorare la memoria di D’Adamo con il tradizionale concerto alla sala Estense ma. Formignani, a far passare in cavalleria quella che sarebbe stata la 16ª edizione non ci sta e così, oggi alle 21, verrà trasmesso in streaming il concerto che il chitarrista e presidente di Amf, tenne lo scorso agosto nel cortile del Castello Estense di Ferrara. «Un modo per rendere omaggio al mio amico, ma anche per ringraziare una volta di più i ragazzi di “Suono e Immagine”, che si sono occupati delle riprese e del mixaggio, il Teatro Comunale Abbado che, ha organizzato la rassegna estiva nonostante tutte le difficoltà del momento, e l’amministrazione che ha creduto nel progetto».

Una serata da tutto esaurito durante la quale Formignani presentò il suo primo album da solista, senza i Bluesman. Oltre a vedere il concerto del 25 agosto (link https://fb.me/e/14cc-jIag), sarà possibile anche effettuare una donazione all’Ado. «Abbiamo sempre dedicato a loro gli incassi di queste serate e credo che anche quest’anno, pur in un momento così complicato, sia importante fare la propria parte. Chi vorrà - spiega il chitarrista - potrà effettuare una donazione collegandosi al sito www.adohtf.it/donazioni/. Un modo per far sentire a questa realtà, anche a distanza, la nostra vicinanza».

LA TRADIZIONE

Numerose le declinazioni di “Play Mr D’Adamo”. Anno dopo anno Formignani ha cercato di variare le influenze musicali. Al centro sempre l’armonica ma, se un anno il repertorio portato sotto i riflettori puntava più al blues, l’anno dopo si passava al jazz, poi al rock. «Non ho mai voluto fare una serata uguale alla precedente, ho sempre cercato di variare e dare qualcosa di nuovo, qualcosa di più. Molti armonicisti - racconta il chitarrista - provenivano dal Ferrarese, ma anche da altre parti della regione e dal vicino Veneto, era l’occasione per ritrovarsi e passare una serata in compagnia». Il musicista non nasconde un certo rammarico per una serata che non ha mai preso veramente il volo, o meglio, non è decollata come poteva. «Abbiamo sempre avuto la sala Estense piena, il pubblico ha sempre risposto e di questo sono felice. Penso però che questo appuntamento dedicato all’armonica sarebbe potuto diventare qualcosa di più ampio, magari un mini festival...».

Forse quest’anno di stop forzato potrà essere utile per ricaricare le batterie e ripensare a qualcosa di nuovo per l’anno prossimo in modo da continuare a portare alta la bandiera di D’Adamo e del blues. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA




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