Morta da due anni ma ancora senza un loculo: "Mia sorella è scomparsa nel 2019 e non possiamo seppellirla"
Pubblichiamo qui di seguito la lettera di Massimo, fratello di Annalisa scomparsa nel marzo del 2019
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Mia sorella Annalisa ci ha lasciato il 23 marzo del 2019. Vinta da un cancro invasivo che non lasciava speranze.
Nei mesi precedenti la sua morte, Annalisa donna di grande carattere, aveva pianificato il suo futuro post mortem. Aveva chiesto di essere tumulata nel cimitero dei Rizzi, in uno dei loculi allora in costruzione. Aveva scelto quel posto perchè era di fronte la tomba di nostro padre a cui lei era profondamente legata. Le ceneri di mia sorella, attualmente, sono in un’urna che mio cognato e le miei nipoti custodiscono ancora in casa.
I loculi nuovi nel frattempo sono stati completati. Già da molti mesi. Abbiamo più volte chiamato l’Ufficio preposto del Comune e seppure in maniera molto gentile, ci è stato risposto che ancora non è possibile occupare i nuovi posti, poiché devono prima essere esauriti i loculi vecchi esistenti ancora nel cimitero dei Rizzi. Ma non c’è un termine, non c’è una data... bisogna attendere. Ecco. Il punto di questa mia lettera è l’attesa. Perché, per motivi a questo punto prettamente burocratici e non tecnici (non vedo nessun impedimento affinché la volontà di un defunto non possa essere esaudita) siamo tutti costretti a quest’attesa. Mia madre è in attesa di portare un fiore sulla tomba della figlia, noi tutti famigliari e amici vorremmo potere soffermarci in silenzio e dedicare un pensiero a una persona che abbiamo amato e che ci ha donato tanta umanità. Il pensiero è ovvio glielo dedichiamo ogni giorno.
Ma sapere che riposa in pace vicino al suo papà ci renderebbe tutti più sereni e di fronte al dolore che mia sorella provava, increduli della lucidità che ha avuto fino all’ultimo respiro sarebbe per noi di grande conforto vedere esaudito il suo ultimo desiderio.
Non ci vogliono particolari decreti o riunioni di emergenza per potere fare ciò. Abbiamo bisogno anche di un passo indietro della burocrazia o della macchina pubblica come dir si voglia. Qualche volta il cuore e l’amore fanno più di mille proteste. Ciao, Annalisa spero che presto tu possa stare vicino a papà.
Tuo fratello Massimo