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Январь
2021

In Consiglio sono tutti d’accordo e compatti «L’ospedale a Ivrea»

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IVREA

Con un ordine del giorno firmato nel cuore della notte e all’unanimità, senza eccezione alcuna, né tecnica e neppure politica, il Consiglio comunale di Ivrea ha ribadito nero su bianco quello che era già noto a tutti: il nuovo ospedale di Ivrea si deve costruire... a Ivrea. E lo si farà, per sintetizzare il lunghissimo, articolato e dettagliato documento - implementato anche grazie al contributo delle forze di minoranza, da Comotto e Fresch, nell’area ex Montefibre nord.

«La ricollocazione dell’ospedale di Ivrea, deve essere pianificata rispondendo a scelte non dettate da sterili campanilismi, ma sulla base di provate e indiscutibili caratteristiche tecniche, logistiche, economiche e sociali - spiega Maurizio Perinetti, capogruppo Pd nel parlamentino eporediese - Ed proprio sulla base di questi elementi che lo studio del Politecnico di Torino indicò l’area Montefibre la più adatta». Politicamente il Pd, così come la Lega, sulla scelta era diviso con gli iscritti altocanavesani che spingevano verso una collocazione geograficamente più “occidentale”.

«Oggi un aggiornamento di quello studio confermerebbe ancora di più la “bontà” di quella scelta. Ed è proprio quello che bisognerebbe fare: sceglier con la testa e non con la pancia», dice Perinetti -

«L’area Montefibre - puntualizza il capogruppo Pd - risponde, inoltre, alla caratteristiche richieste dall’assessore regionale: espandibilità (su quell’area sarebbe collocabile con tutti gli spazi di servizio necessari un ospedale delle dimensioni di quello Biella che è il doppio di quello richiesto per Ivrea), servizi logistici (non c’è area nel Canavese complessivamente servita meglio di quella da un punto di vista dei trasporti), sicurezza idrogeologica (l’area Montefibre nord è classificata “zona bianca”, la migliore per sicurezza idrogeologica). Sulla base di questa valutazioni riteniamo l’Area Montefibre la più idonea alla ricollocazione dell’ospedale di Ivrea, come è emerso anche in un dibattito pubblico con la presenza del sindaco di Ivrea, del vice-presidente del Consiglio regionale il chirurgo Mauro Salizzoni, del consigliere regionale Alberto Avetta e dell’urbanista Carlo Barbieri. Infine, la costruzione di un nuovo ospedale in altra area, soprattutto se più orientata verso occidente significherebbe compromettere per sempre il riutilizzo dell’ospedale di Castellamonte, e il mantenimento di quello di Cuorgnè. Una pessima soluzione per i cittadini dell’Alto Canavese». —




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