Padova, trovato morto dopo due giorni a 46 anni: ecco chi era Emiliano Rossetto
PADOVA. L’hanno trovato morto in casa dopo due giorni, con il telefono accanto pieno di messaggi e telefonate. Emiliano Rossetto, 46 anni, era riverso in soggiorno. C’era sangue a terra, ed è il motivo per cui la polizia ha esaminato la casa da cima a fondo, pensando a una morte violente. Invece no, secondo il medico legale e i tecnici della Scientifica è stato stroncato da un malore improvviso, con successiva emorragia.
È stata l’amica Daniela a dare l’allarme al 113, quando si è resa conto che il telefono suonava a vuoto da troppo tempo. L’ultimo messaggio sui social di Emiliano Rossetto risale alla mezzanotte di domenica. Augurava la buonanotte, salutava tutti.
Dopo 48 ore l’hanno ritrovato esanime, senza nulla che potesse presagire una simile tragedia. La polizia è intervenuta nella sua villa di vicolo Fortebracci intorno alle 4 del mattino. I vigili del fuoco hanno aperto la porta, che era chiusa dall’interno con tre mandate. Medici e infermieri del 118 hanno tentato un primo intervento, scoprendo che il battito era ormai assente. A quel punto è stato necessario l’intervento della Scientifica, per delimitare i contorni del fatto.
Segni di aggressione non ce n’erano, segni di scasso neppure. Sul posto è giunto anche il medico di base di Emiliano Rossetto, che abita nella stessa via. Insieme al medico legale sono stati concordi nello stabilire che si sia trattato di un malore improvviso con successiva emorragia.
Laureato in Filosofia, per lungo tempo aveva lavorato in una agenzia infortunistica. Il padre Pier Giovanni Rossetto, geometra molto conosciuto in città, è morto nell’estate del 2011. E da quel momento Emiliano era rimasto da solo a vivere nella villetta al Portello. Lui e l’inseparabile gatta, che compare in molte delle foto pubblicate su Facebook. Emiliano Rossetto era un volto noto nel quartiere Portello.
Cinque anni fa aveva subito una brutta aggressione in casa. Due individui si erano introdotti nella sua abitazione: si avventarono contro di lui, lo spintonarono fino a farlo cadere a terra e poi lo riempirono di pugni. Erano lì per rubare ma, una volta scoperti, reagirono con violenza per guadagnare la fuga. Successe tutto intorno alle 20.30, quando Rossetto era appena uscito di casa per per fumare una sigaretta. «Erano in due, avranno avuto una trentina d’anni, con il volto coperto da sciarpa e berretto», raccontò al mattino di Padova Rossetto.
La polizia ha avvisato il fratello Filippo, che abita in un comune della cintura urbana. Ora dovrà organizzare il funerale, che sarà celebrato molto probabilmente nella chiesa parrocchiale dell’Immacolata in via Belzoni, lo stesso luogo in cui venne celebrato il funerale del padre. —