Calcio dilettanti Mantova, la Futura che salì in Prima
MANTOVA. Il salto in Prima, traguardo ambìto, che da quelle parti era stato tagliato di rado. Era il 2015 quando, dalla fusione tra San Matteo e Fc Comunale Dosolo, nacque la Futura: il progetto di una Polisportiva che rilanciasse lo sport del territorio, con naturale punta di diamante la prima squadra calcistica, destinata a togliersi la soddisfazione più grande nel 2017/18. Alla guida del sodalizio il presidente Stefano Verdi che, ancor oggi tra i deus ex machina del club dosolese, cedette il ruolo di patron al termine di quella trionfale stagione.
«Fu un’annata fantastica, il completamento di un percorso durato tre stagioni – ricorda Verdi – vincemmo quello che, a livello mantovano, è uno dei campionati più difficili da interpretare. Tant’è che già nelle due annate precedenti potevamo contare su una formazione molto valida: infatti arrivammo molto vicini a lottare per il primato già nel 2016/17, anno in cui si impose il Rapid. L’estate successiva apportammo ulteriori rinforzi alla squadra e sicuramente partivamo nel lotto delle favorite».
Non fu comunque facile vincere quel torneo. «Tutt’altro, ci fu un lungo duello con il Real Samb che si risolse a nostro favore solo alla penultima giornata, quando arrivò la certezza matematica del primato – prosegue l’ex presidente -. Avevamo un gruppo eccezionale, con tanti elementi abituati a giocare anche in categorie superiori. Da Lamberti a Loda, da Crescenzo passando per Porcelli fino ad Ongaro. Senza dimenticare bomber Muto: un grande giocatore. Mi ricordo ancora la sua punizione da distanza siderale proprio nello scontro diretto con la Samb: lì realizzai che potevamo davvero centrare l’obiettivo. Oltre al tasso tecnico avevamo anche una grande preparazione fisica, tant’è che spesso risultammo letali nelle fasi finali dei match».
Una menzione particolare Verdi ci tiene a farla nei confronti di una figura determinante come quella del ds e viceallenatore Mirco Faglioni. «Raccogliemmo i frutti del suo grande lavoro, una figura legatissima al nostro ambiente e – sottolinea – che ha una competenza di calcio sconfinata. Peccato per la retrocessione dell’anno successivo, che arrivò proprio all’ultimo istante. Ma, quando i campionati ricominceranno dopo questa sosta forzata, son sicuro – conclude Verdi - che la Futura tornerà protagonista».