La Unahotels rimedia a Trieste il terzo ko consecutivo
I biancorossi sconfitti 78 a 69 nel recupero all'Allianz Arena riducono al lumicino le chances di qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia
REGGIO EMILIA. Con le rotazioni ridotte al minimo causa i problemi fisici di Johnson e Cham e il taglio di Blums, la Unahotels non fa l'impresa all'Allianz Arena. I biancorossi, pessimi al tiro da due, cadono per mano di una più solida Trieste e vedono ridursi notevolemente le chances di qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia.
Tutto si deciderà nel posticipo di domenica sera al Taliercio contro la Reyer Venezia, ma anche un successo in laguna - causa risultati negli scontri diretti - potrebbe non essere sufficiente al team reggiano per entrare fra le magnifiche otto che battaglieranno per la Coppa Italia.
Servono rinforzi, è evidente. A ore i soci faranno il punto e si potrà capire come la società andrà a muoversi sul mercato. Nel frattempo non resta che leccarsi le ferite e sperare in risultati favorevoli delle avversarie nel turno di domenica, oltre naturalmente a lavorare duro per provare a far bottino in laguna e cancellare l’amarezza della serata all’Allianz Arena.
Serata iniziata maluccio, con il fulmineo 6 a 0 della coppia Henry-Delia capace di mettere subito spalle al muro la Unahotels che, intimidita, inanella errori su errori.
Non si ferma lì, Trieste: l’ispirato Fernandez mette la tripla del doloroso 11 a 0.
A sbloccare il risultato è Elegar solo al 4’ e per Reggio inizia la risalita: gli esterni si mettono a viaggiare forte e ne nasce il 7 a 0 che ridà il sorriso alla panchina ospite.
Trieste penetra però con ritrovata facilità nella difesa ospite. E provarci con la zona non smorza le sofferenze reggiane. Verso la fine del quarto arriva la scossa: Kyzlink, uscito dalla panchina carico, innesca la giusta marcia e spinge i suoi in scia all’Allianz. I punti del ceco valgono il -2 (17-15) all’8’. Sono però tutti triestini gli ultimi 120” del quarto e al primo gong gli uomini di Martino sono di nuovo sotto di sei lunghezze.
A interrompere il cammino di Trieste ci pensa ancora Kyzlink. Nonostante il team di casa tenti lo strappo, Reggio aggrappata al suo esterno, riesce a evitare che il solco si faccia troppo profondo. Al 17’ abbondante Elegar vola in cielo e a due mani dice -4 (32-28). Ma ancora si ferma lì la risalita reggiana. Trieste in un niente sprinta di nuovo. A chiudere il tempo, il cesto di Kyzlink che fissa il punteggio sul 38 a 32.
Si riparte con Henry che appoggia la tabellone i primi due punti della ripresa, mentre Taylor, assediato, continua a collezionar ferri dall’arco. Tolto l’ossigeno al suo regista, dopo 2’ dall’inizio della ripresa, Reggio è precipitata sul - 9. Lo svantaggio si fa in doppia cifra un minuto più tardi, quando Doyle viene spedito in lunetta dall’antisportivo di Candi.
Mentre Elegar suda a ribalzo, l’attacco reggiano sembra ancora essere tutto nelle mani di Kyzlink che prima della metà del terzo periodo ha già toccato quota 18. Troppo solo lui e diventata troppo fragile la difesa biancorossa, Trieste si prende agevolmente vantaggio di 13 punti (47 a 34).
Nel momento più cupo, si sblocca finalmente Taylor dai 6.75, poi il gioco da tre punti di Elegar ridanno speranze alla provata Unahotels. Ad allungare il break ci pensa poi Bostic infilando le bombe che valgono il 51-48 al 17’.
Riaperta la partita, Trieste sorpresa dall’exploit degli ospiti si vede pure raggiungere (51 pari) dalla tripla chirurgica del rabbioso Taylor. Il colpo di coda triestino chiude il quarto con un 9 a 0 di carattere più che di tecnica. Ad “aiutare” gli uomini di Dalmasson pure la sfuriata di Bostic che si becca un tecnico per proteste.
È solo iniziata la fuga per Trieste. Che, trascinata da Upson, sale al +14 (71-54).Per contenere la spinta avversaria Martino insiste con la zona, ma i biancorossi continuano a subire, a perder palloni e a concludere troppo poco in attacco. L’ultimo disperato tentativo reggiano si consuma, inutilmente, nei due minuti finali. Poi titoli di coda e tanta amarezza. —