Vaccino anti Covid, in Veneto scatta la fase 2: ecco chi sarà vaccinato
VENEZIA. Con un ritmo di 38 mila dosi a settimana – quelle fornite da Roma – la vaccinazione anti Covid in Veneto procede come da copione. Entro il 25 gennaio arriveranno nelle farmacie ospedaliere le 185 mila dosi di siero destinate agli operatori sanitari della nostra regione. Prima il personale più a rischio, poi gli specialisti che sono a contatto con i pazienti più fragili e avanti a cerchi concentrici, fino ad abbracciare tutti i camici bianchi del servizio sanitario regionale.
Nel piano vaccinale del Veneto di fase 1 sono presenti anche i medici del privato accreditato, poi il privato puro (gli odontoiatri, per fare un esempio, coloro che lavorano nei centri diagnostici) e i volontari direttamente coinvolti nell’assistenza (si pensi in particolare ai volontari della Croce Verde e della Croce Rossa). Accanto al personale medico il piano di fase 1 prevede anche la vaccinazione di ospiti e personale delle residenze per anziani e dei centri che si occupano di disabilità.
Chiuso questo capitolo (con richiamo) partiranno le vaccinazioni di massa. Chi verrà vaccinato per primo? “Le prime lettere partiranno per gli over 80”, ha detto la dottoressa Francesca Russo, responsabile del dipartimento di Prevenzione della Regione, “si tratta di 360 mila persone”.
L’ambizioso piano del Veneto (basato sul calcolo della presenza di 5 operatori per seduta vaccinale su due turni da 7 ore) è riuscire a vaccinare una persona ogni tre minuti.
“La campagna andrà alla velocità con cui arriveranno le dosi. Noi ci siamo proposti di vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile”. L’auspicio è chiudere la vaccinazione entro la fine dell’estate.
Secondo il piano regionale, già la prossima settimana partiranno le prime lettere di convocazione per gli ultraottantenni. E chi non potrà recarsi al centro vaccinale verrà vaccinato a casa grazie all’assistenza domiciliare integrata.
Subito dopo sarà la volta della coorte delle persone tra i 70 e i 79 anni
Quindi la popolazione di età compresa tra i 60 e i 69 anni
“Partiamo dagli over 80 per arrivare il prima possibile a immunizzare le persone fino ai 70 anni perché i dati ci dicono che l’età media dei pazienti ricoverati è proprio 70 anni”, ha aggiunto Russo
In contemporanea verranno immunizzati i soggetti fragili (per patologia, su base esenzione ticket o su indicazione del medico di famiglia).
Poi con la coorte dei settantenni, verranno sottoposti a vaccinazione anche le categorie dei lavoratori
essenziali: insegnanti, farmacisti, forze dell’ordine e via dicendo.
Come procederanno le chiamate? “Dipenderà dalla disponibilità di vaccini”, ha affermato Russo. In particolare in caso di grandi disponibilità di dosi le coorti verranno chiamate in contemporanea, in modo da diffondere la vaccinazione nel minor tempo possibile al maggior numero di persone possibile.
Dove saranno somministrati i vaccini. Saranno individuati delle sede per singole Usl, “è in corso la mappatura”, ha affermato la dirigente. Per quanto riguarda le primule di Boeri, se arriveranno i tendoni saranno posizionati in luoghi determinati dalla Regione Veneto.
Quante persone dovranno essere vaccinate. “Fino ai 60 anni si tratta di 1.100.000 persone, in totale dovremo vaccinare oltre 4 milioni di persone”.