L’emergenza coronavirus non frena i trapianti di organi: nel 2020 all'ospedale di Udine eseguiti 118 interventi
UDINE. L’emergenza coronavirus ha impattato negativamente - a livello nazionale - sull’attività di trapianto di organi, con una diminuzione significativa del numero degli interventi, oltre che nelle donazioni.
Ma non in Friuli Venezia Giulia. Nel 2020 sono stati infatti eseguiti in regione, nelle strutture ospedaliere di alta specializzazione di Udine e di Trieste, 118 interventi di trapianto di organo, di cui 2 da donatore vivente (trapianto di rene). Nel dettaglio i trapianti di rene sono stati 72, tutti peraltro eseguiti al Santa Maria della Misericordia di Udine; 26 i trapianti di fegato e 21 i trapianti di cuore.
Non solo, rispetto alla disponibilità alla donazione la media nazionale è negativa, con una flessione del 10%; il Fvg va invece in controtendenza con un incremento del +24%. Sempre lo scorso anno, come certificano i dati del Centro nazionale trapianti, sono stati utilizzati in regione (per milione di popolazione), 33,7 donatori, con un incremento del +6,1% rispetto al 2019. In forte calo anche le opposizioni alla donazione (rilevate in rianimazione): sono state il 23,1%, in flessione del -6,9%.
Aumentano invece, anche in regione, le opposizioni alla donazione registrate nei Comuni all’atto del rilascio o del rinnovo della carta di identità: erano il 28,2% nel 2019, sono salite al 30,4 lo scorso anno. Non ci sono dati disaggregati per regione circa la donazione di staminali e di tessuti, ma il trend è in significativo aumento. E il Fvg mantiene saldo il primato della donazione di sangue, come numero di donatori e donazioni in rapporto alla popolazione.
«Dedico un sincero ringraziamento a tutti coloro che scelgono di donare - dichiara l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi -. Il gesto, già nel suo stesso nome, esprime la grande potenza che genera. Ma tutto questo si rende tangibile grazie al lavoro di molti professionisti: personale medico e sanitario che quotidianamente mette al servizio degli altri le proprie competenze professionali ed emotive per accompagnare chi dona e chi riceve, in un percorso complicato ma risolutivo».
L’attività di trapianto eseguita nelle strutture ospedaliere regionali «e portata vanti grazie alla disponibilità alla donazione, ha permesso di offrire una prospettiva di cura a tanti pazienti affetti da insufficienza d’organo terminale».
Risultati che diventano possibili anche «grazie al lavoro costante delle associazioni che si impegnano quotidianamente nel sensibilizzare i cittadini sull’importanza del dono: senza questa preziosa attività di informazione e coinvolgimento, non avremmo questi risultati», conclude il vicegovernatore Riccardi. Ancora maggiormente significativi se si considera il periodo in cui sono stati realizzati, nel pieno di una pandemia che ha impattato anche sul sistema sanitario regionale. —
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