Giorgia Martone, morta a 41 anni, doveva trascorrere la convalescenza post intervento con i genitori
Il dolore per la perdita della figlia, Giorgia Martone, a causa di un’operazione che l’ha strappata alla vita a soli 41 anni, è inconsolabile per il papà Roberto, fondatore della ICR (Industrie Cosmetiche Riunite di Lodi).
La giovane imprenditrice, che per l’azienda di famiglia produttrice di fragranze ricopriva il ruolo di consigliera d’amministrazione, qualche giorno fa si era sottoposta a un intervento di isteroscopia in day hospital, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, ma nel corso del procedimento il cuore ha ceduto e Giorgia non c’è l’ha fatta. Giorgia è deceduta all’Ospedale San Giuseppe di Milano.
In una breve intervista rilasciata al quotidiano Roberto Martone ha raccontato che Giorgia dopo l’intervento si sarebbe dovuta trasferire a casa dei genitori. «Era la mia bambina, per la convalescenza avevo preparato la sua vecchia camera. Aveva intuito, viveva di passioni».
Sembra che Giorgia avesse timore di sottoporsi all’anestesia, ma per sua natura, secondo i racconti paterni, cercava comunque di superare i suoi limiti. «Mia figlia viveva di passioni e sapeva vincere le sue paure: quando era piccolina era spaventata dai cavalli, poi aveva deciso di diventare una cavallerizza. Con il suo purosangue aveva un rapporto di simbiosi: lo aveva chiamato, Bel Fiò, che in milanese significa bel ragazzo».
PROFUMI UNA PASSIONE DI FAMIGLIA
Roberto Martone ha raccolto l’eredità del padre Vincenzo nella Marvin, azienda specializzata in antibiotici e farmaci, e ha fondato ICR Industrie Cosmetiche Riunite S.p.A., per creare profumi di lusso per i più prestigiosi marchi di moda italiani. Era il 1975. ICR ha prodotto fragranze per grandi stilisti italiani dell’epoca – Gianni Versace, Nazareno Gabrielli, Nicola Trussardi, Renato Balestra, Romeo Gigli. Nel 1987 in seguito al grande successo, la sede viene trasferita da Milano a Lodi e una parte dell’ex fabbrica di profumi viene trasformata subito in Magna Pars Event Space,i n via Forcella a Milano. Tra il 1990 e il 2000 ICR firma contratti di esclusiva mondiale per marchi di prestigio da Asprey, a Bulgari, Custo Barcelona, Emanuel Ungaro, Extè, Gai Mattiolo, Roberto Cavalli, Salvatore Ferragamo, Tiffany.
Nel 2002 nasce ITF, acronimo di Italian Fragrances, con l’intento di gestire rapporti di licenza con il mondo della moda e del lusso nel settore della profumeria. Nel 2015 ICR cede l’intero capitale dI ITF al gruppo Angelini, continuando a curare in esclusiva la parte industriale di sviluppo prodotto, produzione, confezionamento e logistica di tutti i marchi licenziati da Angelini Beauty: Blugirl, Blumarine, Dsquared2, Gianfranco Ferré, Laura Biagiotti, Pomellato e Trussardi. Giorgia per l’azienda ricopriva il ruolo di Board Member per la ICR Cosmetics, Creative Director del Magna Pars Hotel à Parfum, Artistic Director & Co-Founder del laboratorio di profumi di nicchia in hous enell’hotel @labsolue, ma soprattutto come si legge sul suo profilo Instagram Giorgia era una «Parfume Lover & Explorer».