Bollengo. Seinox, soluzioni creative per la sicurezza dei locali con acciaio e plexiglass
![Bollengo. Seinox, soluzioni creative per la sicurezza dei locali con acciaio e plexiglass](https://lasentinella.gelocal.it/image/contentid/policy:1.39835288:1611917659/image.jpg)
foto da Quotidiani locali
Bollengo
Fantasia e creatività in un foglio di acciaio. E con il plexiglass si possono elaborare soluzioni semplici e anche relativamente poco costose per i ristoranti. Due fogli di plexiglass incrociati e fissati al tavolo, seppur restando movibili, ad esempio, rende sicuro un tavolo per quattro.
Ettore Seghezzi, 73 anni, è un uomo che sprizza energia ed emana un entusiasmo contagioso. Con Silvano Stratta («non mi ricordo nemmeno più quanti anni sono passati», ndr) ha fondato Seinox. Dopo la scomparsa di Silvano, nella società sono subentrati i figli. Oggi dice: «Quella del plexiglass che separa i commensali sui tavoli è una soluzione piuttosto semplice. Tra l’altro, ho letto anche di un’idea simile emersa da uno studio di giovani ingegneri che, appunto, cercano soluzioni per fare in modo che il settore della ristorazione torni finalmente a lavorare e lo possa fare in sicurezza. I fogli di plexiglass, tra l’altro, potranno essere riutilizzati una volta che non serviranno più per quello scopo».
Seinox opera nel settore della lavorazione dell’acciaio ed è specializzata nelle componenti inox per cucine professionali, macellerie, industrie alimentari, industrie chimiche, laboratori, pescherie, self-service e progetta soluzioni su misura a tutte quante le esigenze specifiche che i clienti possono avere. Tratta acciaio brevettato per stare a contatto con gli alimenti: cottura, conservazione, refrigerazione. E Seinox, in questo, è preparata per elaborare soluzioni complesse. E siccome, anche nell’acciaio la fantasia non ha limiti, nello show room dell’azienda, accanto alle cucine, ci sono gadget di tutti i tipi. In tempo di pandemia, Seinox si è messa a produrre piantane in acciaio per sorreggere il disinfettate per le mani. Ci sono piantane di tutti i tipi, con o senza pedali, di varia grandezza e forma.
Nell’officina, dove lavorano 26 addetti, nascono cucine professionali per mense e ristoranti, super cucine con fuochi particolari per le pentole wok dei ristoranti cinesi. E poi armadietti su misura per le aziende alimentari, lavandini movibili e a pedali per le cucine da campo e che molto sono utilizzati ad esempio dalle Pro loco, parti di laboratori per la chimica. Ci sono particolari contenitori, carrelli, pezzi di supporto per scale e per Ci sono panchine, come quella gigante realizzata per il Comune di Montalto Dora o un’altra panchina, ad esempio, con incisa una scritta contro la violenza di genere che finirà a Montalenghe. Ci sono installazioni di arredo urbano, piani di lavoro, carrelli e qualche curiosità sfiziosa come delle valigette box per il pranzo nate per un ristorante di Milano. «Noi studiamo soluzioni personalizzate proprio perché sappiamo lavorare l’acciaio - aggiunge -. Sostanzialmente, da qui non esce praticamente nulla di standard, ma ogni soluzione è stata studiata ad hoc».
E la pandemia? Con l’arte del costruire, sono saltati fuori gli erogatori per i prodotti che sanificano e una gamma infinita di divisori e installazioni per separare. «Noi vogliamo dare il nostro contributo per dare alle persone la maggior sicurezza possibile e, tutti insieme, tornare alle nostre vite», sottolinea Seghezzi, che tiene moltissimo al rapporto dell’azienda con il territorio. Nel giocare con le forme dell’acciaio, è uscita dall’officina di Bollengo l’installazione a ferro di cavallo finita alla rotonda di Porta Torino a Ivrea per la patronale di Savino, per non dire della carrozza che, nel 2016 era stata appesa alla parete dove si trova la fontana di Camillo Olivetti o, per citare tempi più recenti, la riproduzione del castello di Ivrea alla rotonda di Porta Vercelli, affidata alla gestione della squadra della Pantera.
Al netto delle installazioni, Seinox è entrata nel 2017 anche nella società benefit che ha acquistato l’auditorium Mozart a Ivrea e sostiene con convinzione il Velo club eporediese. «Dove ci sono dei giovani, noi ci siamo», dice Seghezzi. «L’entusiasmo non ci manca - conclude - e non ci mancherà mai». —