Fondi distratti dalla ditta fallita: a processo due amministratori

MARMIROLO. Sono accusati di aver dissipato parte del patrimonio aziendale per un valore di 212.444 euro.

A finire sul banco degli imputati Paolo Tenca, 53 anni, di Mantova e Stefano Ferrari, 55 anni, di Borgo Virgilio.

Secondo la Procura il primo imputato, nella sua qualità di consigliere, amministratore delegato e presidente del cda, in concorso con il secondo imputato, a sua volta amministratore di fatto della Tecnova Greenhouse Engineering srl di Marmirolo (azienda specializzata nella progettazione e costruzione di serre), avrebbero distratto fondi dal fallimento, a discapito dei creditori.

Più precisamente, come già accennato, 212.446 euro di cui 104mila, pari alla differenza tra il prezzo corrisposto per l’acquisto dell’immobile della società Tecnova di Ferrari Stefano e Tenca Paolo dell’importo di 200mila euro e il prezzo di vendita dello stesso di 96mila euro alla società B.C. Meccanica srl.

Importo comprendente parte dell’immobile, attrezzature, impianti, mobilio e lavoratori, in quanto attraverso l’acquisto da parte della ditta fallita di tutte le attrezzature, di tutte le giacenze del magazzino e dell’immobile dell’affittante, rendevano il contratto d’affitto del ramo d’azienda privo di sostanza economica. Con l’aggravante d’aver causato un consistente danno patrimoniale.

La società Tecnova era stata costituita il 1 luglio 2008, con sede legale a Marmirolo ed è stata dichiarata fallita dal tribunale di Mantova il 9 giugno del 2016.

Ai due imputati è anche contestato d’aver tenuto i libri e le altre scritture contabili prescritti dalla legge, in maniera irregolare e incompleta.

In particolare non annotavano la contabilità: nel conto denominato “rimanenze” gli acquisti e le vendite intervenute nel 2016.

Ieri mattina la prima udienza filtro nel corso della quale sono state prodotte le prove e consegnala lista testi. Se ne riparlerà a marzo.

Pubblico ministero in udienza il sostituto procuratore Silvia Bertuzzi. —