Chi sono gli Extraliscio, che portano il «punk da balera» a Sanremo
A pochi giorni dall’inizio di Sanremo, la partecipazione degli Extraliscio è sembrata vacillare. Moreno il Biondo, uno fra i tre componenti del gruppo romagnolo, si è sottoposto a tampone, risultando poi positivo al Covid-19. Una beffa, è parsa. Ma, nei giri del destino, alla prima beffa ne è seguita una seconda, qualcosa che ha permesso di identificare la positività del clarinettista come un falso esito. Gli Extraliscio, dunque, fondati nel 2014 dal Biondo e Mirco Mariani, hanno ottenuto il via libera per salire sul palco dell’Ariston insieme a Davide Toffolo, componente dei Tre allegri ragazzi morti.
Gli Extraliscio, all’Ariston, hanno voluto portare un brano particolare, esemplificativo della filosofia del gruppo e, al contempo, capace di riassumere la vita musicale di Mariani. Bianca Luce Nera, pezzo scritto insieme a Pacifico ed Elisabetta Sgarbi, è quel che su Instagram il gruppo ha spiegato attraverso un hashtag: «Punk da balera» si è letto online, dove pochi caratteri e ancor meno parole hanno saputo evocare un immaginario nitido, sospeso tra passato e presente, tra tradizione e avanguardia.
Gli Extraliscio, come Mariani, sono frutto di contaminazione e coraggio. Perché niente, nella poetica del gruppo, è destinato ad altri, ad un gusto pop, ad un grande pubblico. Eroi romantici di una musica spesso svenduta al mercato, i tre sono figli della musica da camera, di un liscio modello Casadei. Ma con sé portano le sonorità dirompenti del rock e la promessa, piccola e inesorabile, di una rivoluzione. Di quelle senza armi, consumate sul pavimento appiccicoso delle balere, con le chitarre a fendere l’aria calda e spessa.