Il consigliere regionale Andrea Zanoni svela i dati dell’ultima indagine Arpav. Tre i Comuni coinvolti Preganziol torna in pressing sulla Regione Veneto
PREGANZIOL. Nuovo rapporto Arpav sulla contaminazione da mercurio in falda: otto pozzi “spia” sono ancora oltre la soglia. Ieri nell’ambito di una serata promossa in diretta facebook dai Giovani Democrati di Treviso Sud e dal Pd di Preganziol, il consigliere regionale Andrea Zanoni ha illustrato i risultati dell’ultima campagna di monitoraggio.
la preoccupazione
«La falda è ancora contaminata» dichiara l’esponente dem «anche gli ultimi dati purtroppo ci dicono che l’inquinamento è ancora in corso e trovo davvero inquietante che un fenomeno di tale portata, con un “plume” inquinante di 10 km che ha attraversato ben 4 comuni, rimanga ancora inspiegato. Perché non c’è un’autorità che voglia fare luce sulla cosiddetta fonte primaria? È evidente dalla conformazione del “plume” inquinante che non si tratta di una sostanza uniformemente diffusa nella falda: c’è sicuramente un’origine e per individuarla è necessario effettuare uno studio idrogeologico puntuale. Serve una campagna piezometrica (nuovi pozzi): da anni chiedo alla regione di finanziare queste indagini, a fine 2020 per la sesta volta consecutiva hanno bocciato il mio emendamento di bilancio».
Malgrado le resistenze, anche l’amministrazione di Preganziol non molla. Un mese fa il consiglio comunale su proposta della maggioranza ha approvato una mozione per chiedere alla Regione Veneto «di stanziare un fondo idoneo per una più approfondita ricerca delle cause che hanno portato all’inquinamento da mercurio nella falda acquifera a sud di Treviso».
I dati
Osservando le tabelle dell’ultimo monitoraggio sulla qualità delle acque (campagna avviata nel 2011) si registra una lieve diminuzione sulla quantita complessiva di pozzi da bollino “rosso”. Sono superiori al limite previsto dalla direttiva europea per le acque destinate al consumo umano (1microgrammo/litro) 8 pozzi sui 32 monitorati (dati ottobre 2020). Nella campagna dell’anno precednete (ottobre 2019) erano 11. I comuni coinvolti sono Treviso (la zona di Canizzano), Quinto e Preganziol.
Un pozzo, il 6163, che in passato ha presentato valori anche tre volte oltre il limite, rimane attenzionato speciale a Casier. Lascia impressionati il risultato di uno dei carotaggi ella zona di via Dei Munari, il 6297, che a ottobre ha raggiunto il dato record di 67,2 microgrammi per litro, rientrando poi ad un più “normale” (comunque oltre soglia) 2,7 a gennaio di quest’anno. I valori in dieci casi su 32 registrano un trend decrescente, ma da Preganziol, dove il caso Mercurio festeggia il tutt’altro che lunsighiero traguardo del decennale, arriva un appello a non abbassare la guardia. —
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