La ginnasta Alexandra: ho avuto il Covid, ho rischiato il ricovero
La stella dell’Asu racconta l’odissea sui social dove ha 70 mila follower: ragazzi state attenti
UDINE. La sua lotta al Covid 19 Alexandra Agiurgiuculese l’ha voluta raccontare via social, una volta che la paura è passata e ha potuto ricominciare ad allenarsi per preparare l’appuntamento olimpico.
La ventenne stella della ginnastica ritmica italiana, fiore all’occhiello dell’Asu Udine e aviere dell’Aeronautica ha spiegato su Instagram, ai suoi oltre 71mila followers (è una delle ginnaste più seguite a livello mondiale) che il suo silenzio sui social è stato coincidente con la malattia, che l’ha colpita in modo abbastanza serio interrompendo la preparazione per le Olimpiadi e il suo dialogo quotidiano con i tifosi.
«Quando sono rientrata in palestra – racconta la ginnasta nata a Iasi, in Romania, ma italiana a tutti gli effetti – e ho visto che mi stavo riprendendo bene, ho deciso di rispondere a tutti i follower che si erano preoccupati per la mia assenza e che si chiedevano dove fossi finita». Nel suo post, Alex ha spiegato: «Non ho voluto rendere pubblica la mia situazione perché mi avrebbe fatto sentire ancora più debole. Mi scuso tantissimo per non avervelo detto prima o per essere sembrata distaccata.
È stata una battaglia che ho affrontato con l’aiuto della mia famiglia, della società, delle mie allenatrici, della Federazione, dei medici e dell’aeronautica e grazie al loro aiuto ne sono uscita vincitrice!». Contratto presumibilmente in famiglia, il virus ha messo ko Alexandra per circa tre settimane
. «Ho avuto sintomi importanti – sottolinea – con febbre, tantissimo mal di testa, perdita di gusto e olfatto. E’ stato molto peggio di una brutta influenza anche perché i sintomi sono durati molto e temevo di dovermi addirittura ricoverare in ospedale».
Dopo la negativizzazione Agiurgiuculese, che a oggi è la ginnasta individualista più titolata a livello internazionale nella storia della Federazione ginnastica d’Italia, si è sottoposta a tutte le visite necessarie per verificare che il virus non avesse lasciato strascichi e i risultati sono stati incoraggianti. Vinta la lotta con il Covid, la ginnasta azzurra ha dovuto riprendere confidenza con gli allenamenti.
«Quando mi sono rimessa in piedi – spiega – ho iniziato ad allenarmi a casa, poi sono ritornata in palestra dopo un’assenza di 40 giorni. Un stop così lungo non mi era mai capitato. Ho ricominciato piano piano perché il fisico ne ha risentito e purtroppo sono ripartita da molto più indietro nella preparazione rispetto al punto in cui ero arrivata. Cerco di essere positiva pensando che non è una situazione irrisolvibile e che se mi fosse successo fra tre mesi, o addirittura alla vigilia della partenza per Tokyo, sarebbe stato molto peggio».
Per il momento Alex ha saltato solo le prime due tappe del campionato italiano di A1 perché le competizioni internazionali, che valgono come tappe di avvicinamento ai Giochi, inizieranno fra circa un mese. «Valuterò assieme alle allenatrici – continua – quali gare disputare in base ai tempi del mio recupero». Lo stop forzato e l’isolamento, che le hanno permesso di «stare più tempo con i miei pensieri» non hanno spento l’ambizione di Alexandra, che però lancia un monito a suoi coetanei.
«Il Covid – dice - non deve essere preso alla leggera, ci vuole la massima attenzione perché colpisce in modo diverso ogni individuo. Non dobbiamo pensare solo a noi stessi, ma a chi ci sta vicino, magari a un amico più debole. Dobbiamo essere consapevoli delle responsabilità che tutti noi abbiamo. Perché non capitino cose brutte dobbiamo state tutti attenti, tutti siamo vulnerabili».
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