Comacchio. L’ex titolare del Flamingo si è spento in ospedale

COMACCHIO. A soli 54 anni, nel cuore delle notte tra giovedì e venerdì, si è spento all’ospedale di Cona, Camillo Tomasi, giovane imprenditore dei Lidi, ex titolare del bagno Flamingo di Porto Garibaldi. Tomasi, malato da un paio di anni, dopo aver ceduto lo stabilimento balneare, si era trasferito nel ravennate, dove aveva gestito un ristorante ed un’agenzia immobiliare.

Le passioni

Conosciuto e stimato da tutti in laguna, Camillo Tomasi, nipote dell’imprenditore Gianfranco, da giovane aveva militato anche nella squadra di calcio locale, nel ruolo di libero. «Era un libero, un fantasista di quelli buoni – ricorda l’amico di infanzia Sandro Bellotti, titolare del ristorante Le Vele del Lido Estensi –, aveva un’ottima tecnica e con me condivideva una grande passione per il calcio. Con Camillo ho trascorso gli anni della mia infanzia e della giovinezza, poi, purtroppo, ci siamo persi di vista. Era una persona squisita e gioviale». Commosso anche il ricordo dello zio Gianfranco, che dipinge il nipote come «un uomo brillante, generoso, simpatico, eclettico, era una miniera di idee, un creativo. Poteva fare qualsiasi cosa. Aveva lavorato per alcuni anni anche con me – aggiunge Gianfranco Tomasi –, poi ha voluto mettersi in proprio. Era un fantasista geniale».

Il funerale di Camillo Tomasi sarà celebrato, con ogni probabilità, mercoledì prossimo nella concattedrale di San Cassiano a Comacchio. Il 54enne lascia le figlie Caterina e Maria Rosa e il figlio Filippo, oltre a tanti amici e parenti, che in queste ore lo stanno ricordando sui profili social, sia in laguna che in Romagna. La grave malattia che lo aveva colpito, non aveva, tuttavia, colpito la sua dura scorza e proprio grazie al temperamento brillante ed allegro infondeva buon’umore a tutti, senza lasciar trasparire le preoccupazioni, legate allo stato di salute.

«Fino alla scorsa estate – aggiunge Gianfranco Tomasi –, aveva pure girato con una band esibendosi come cantante e anche in questo aveva saputo distinguersi. Ha lavorato sino agli ultimi tempi – conclude l’imprenditore comacchiese –, era sempre allegro, un tipo esuberante, gioioso, vulcanico. Purtroppo ci ha lasciati così presto».

Incredulità

Camillo Tomasi era amato e molto conosciuto. Aveva grandi passioni, tra cui appunto il calcio ed ha sempre seguito la squadra locale e non solo. Era una di quelle persone con cui passare belle serate, allegro e dalla intelligenza viva. Anche la musica e il canto lo avevano portato ad esibirsi in piazze e locali del litorale. Tra i tanti a dare l’annuncio della sua morte anche l’amico Franco Casoni. —

Katia Romagnoli

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