Coronavirus, 21.315 nuovi casi e 264 morti. I ricoverati in terapia intensiva tornano a quota 3mila: è il dato più alto da metà dicembre
![Coronavirus, 21.315 nuovi casi e 264 morti. I ricoverati in terapia intensiva tornano a quota 3mila: è il dato più alto da metà dicembre](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2020/07/16/coronavirus-terapia-intensiva-1050x551.jpg)
A livello regionale il maggior incremento di contagi si registra ancora una volta in Lombardia (+4.334), seguita da Emilia Romagna (+3.023), Campania (+2.449) e Lazio (+1.812). Da lunedì a oggi sono stati accertati complessivamente 155.934 casi, in lieve aumento rispetto ai 142.388 di 7 giorni fa. Il virus non si ferma, ma sta rallentando la sua corsa: due settimane fa, infatti, il distacco era molto più ampio, con 116.124 nuove infezioni
L'articolo Coronavirus, 21.315 nuovi casi e 264 morti. I ricoverati in terapia intensiva tornano a quota 3mila: è il dato più alto da metà dicembre proviene da Il Fatto Quotidiano.
Sono 21.315 i nuovi contagi da coronavirus accertati nel nostro Paese su un totale di 273.966 test (tra molecolari e antigenici). Il tasso di positività si attesta quindi al 7,78%, in aumento rispetto al 6,98 di ieri. Ancora alto il numero dei morti: nelle ultime 24 ore sono decedute a causa del Covid 264 persone. Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, continua il trend negativo di ricoveri: al netto degli ingressi e delle uscite, sono stati occupati altri 365 posti letto nei reparti ordinari e 100 nelle terapie intensive. Il totale dei pazienti ricoverati in rianimazione, quindi, torna sopra quota 3mila, un dato che non si vedeva da metà dicembre. Con la differenza che in quel periodo le ospedalizzazioni erano in discesa, mentre oggi gli esperti registrano una tendenza in aumento.
A livello regionale il maggior incremento di contagi si registra ancora una volta in Lombardia (+4.334), seguita da Emilia Romagna (+3.023), Campania (+2.449) e Lazio (+1.812). Sono alle prese con oltre mille casi quotidiani anche Veneto (+1.587), Piemonte (+1.530), Puglia (+1.542) e Toscana (+1.305). In Sicilia, Friuli e Marche sono state accertate circa seicento nuove infezioni, poco più di 300 in Liguria, Abruzzo e Calabria. Tutte le altre Regioni sono sotto questa soglia, con un picco minimo di positivi osservato in Molise (+52) e Valle d’Aosta (+34).
Per capire il reale andamento della pandemia, però, è necessario guardare al numero settimanale dei contagi. Da lunedì a oggi sono stati accertati complessivamente 155.934 casi, in lieve aumento rispetto ai 142.388 di 7 giorni fa. Il virus non si ferma, quindi, ma sta rallentando la sua corsa: due settimane fa il distacco era molto più ampio, con 116.124 nuove infezioni. Tre settimane fa, invece, cioè tra il 15 e il 21 febbraio, il totale ammontava a 87.435. Il problema è che anche se la curva dei contagi non sale alla stessa velocità di prima, negli ospedali la situazione è destinata ancora a peggiorare. Va ricordato infatti che in media trascorrono due-tre settimane tra la trasmissione del virus, il manifestarsi dei sintomi e l’eventuale ricovero ospedaliero dei casi più gravi.
A preoccupare sono soprattutto i ricoveri in terapia intensiva. Da lunedì a oggi sono stati occupati 477 posti letto in più rispetto a 7 giorni fa. La scorsa settimana, invece, l’incremento era di 374. Ancora meno a fine febbraio (+137) e a metà del mese scorso (+9). È anche per questo che il governo Draghi – sollecitato dal Comitato tecnico scientifico – è stato costretto a varare una nuova stretta anti-Covid a pochi giorni dall’ultimo dpcm, inserendo 11 Regioni in zona rossa a partire da lunedì 15 marzo e tutte le altre in arancione. A livello nazionale, infatti, come riferisce l’ultimo monitoraggio di Agenas, i ricoverati in rianimazione hanno superato la soglia critica del 30%. Con picchi del 49% in Lombardia (solo nelle Ti lombarde ci sono 714 pazienti sui circa 3mila di tutta Italia), del 47% in Emilia Romagna, del 50% in provincia di Trento, del 51% nelle Marche e addirittura del 58% in Umbria.
Dall’inizio della pandemia a oggi sono complessivamente 3.223.142 i casi di Covid-19 accertati in Italia, 102.145 i morti. Oltre due milioni e mezzo di persone, invece, sono guarite o sono state dimesse dall’ospedale. Attualmente i cittadini positivi sono 531.266: di questi, 503.666 si trovano in isolamento domiciliare, 24.518 sono ricoverati nei reparti ordinari e per 3.082 pazienti si è reso necessario il ricovero in rianimazione.
L'articolo Coronavirus, 21.315 nuovi casi e 264 morti. I ricoverati in terapia intensiva tornano a quota 3mila: è il dato più alto da metà dicembre proviene da Il Fatto Quotidiano.