Show e note a sorpresa sul Ponte Curto con il pianista “fuori posto” Paolo Zanarella
Il concerto improvvisato dell’artista per la campagna dell’associazione PianoFvg: «La cultura non è un optional»
TRIESTE. Per un ponte nato fuori misura non poteva che essere perfetto un musicista “fuori posto”. Binomio azzeccato, per l’evento organizzato a sorpresa domenica mattina, 14 marzo, tra le 11 e le 12, sul Ponte Curto. Protagonista il padovano Paolo Zanarella, meglio noto con il suo nome d’arte, il “pianista fuori posto”, che si è posizionato al centro del ponte con il suo pianoforte a coda, regalando oltre un’ora di note che hanno incantato decine di passanti, intenti a immortalare il momento con video e foto.
Per Zanarella, ovviamente, non è stata la prima volta: da 10 anni gira l’Italia con il suo pianoforte a bordo di un furgoncino, raggiunge gli angoli più inediti e nascosti delle città, e regala ai passanti la magia di un concerto inaspettato, esibendosi nei luoghi e nei modi più curiosi, anche in volo sopra Venezia o sospeso sopra qualche lago. Da qui, appunto, il suo essere “fuori posto”. Nel suo repertorio, i grandi della musica classica, ma anche la musica leggera e le colonne sonore, interpretati dall’artista, di luogo in luogo, a seconda dell’ispirazione del momento.
Una missione, tanto da fargli lasciare il suo lavoro per dedicarsi esclusivamente al piano. il suo palcoscenico è stata Trieste, in uno dei suoi angoli più struggenti, il Passaggio Joyce sul Canal Grande. «Location bellissima e suggestiva - commenta Zanarella -, ci tornerò. Ora la priorità è ripartire, ripartire sul serio, perché la cultura non è un accessorio».
Musica, quindi, ma non solo. L’incursione in Ponterosso, infatti, non voleva avere solo una valenza artistica, ma anche sociale: denunciare la grave situazione che il settore sta vivendo causa epidemia e conseguenti restrizioni e chiusure, e lanciare un grido di dolore, una composta provocazione, un appello al Governo: «fateci ripartire».
Lo spiega l’ideatore dell’iniziativa, Davide Fregona, che è il direttore artistico dell’associazione PianoFvg (promotrice a Sacile - Pordenone - dell’omonimo Concorso pianistico internazionale), che ha scelto questo artista simbolo della passione per la musica quale “ambasciatore” del forte desiderio di ripartenza, con un motto: “Ripartire è l’unica speranza!”.
«PianoFvg non ha mai interrotto la sua attività – spiega Fregona. Nei giorni scorsi abbiamo concluso le audizioni da remoto del nostro Concorso con la selezione di alcuni tra i talenti più promettenti in circolazione, provenienti da Corea, Cina, Albania, ma anche dall’Italia e dalla nostra regione. Sette straordinari giovani pianisti che vorremmo far sfidare in presenza a Sacile, nell’ultima prova e nella finalissima con in primavera. Ma per farlo - prosegue - abbiamo bisogno che la politica ci ascolti, che il Governo capisca che la cultura non può essere abbandonata. È indispensabile consentite agli artisti di continuare a esibirsi, anche in assenza di pubblico. Il concerto in Ponterosso è il primo di una serie di eventi che realizzeremo con Zanarella per portare in altri luoghi la nostra campagna».