Promosso il Vax Day sperimentale: «Così si azzerano le code, andremo avanti»
Godega, in Fiera il dg Benazzi ha ricevuto i vaccinandi 85enni con la visita del governatore Zaia. AstraZeneca finito, si spera nel rifornimento
GODEGA SANT’URBANO. «Avanti tutta con questo modello. Mi auguro che il presidente Zaia, che ha avuto l’intuizione, consenta di procedere allo stesso modo nei mesi a venire». Padiglione della Fiera di Godega: Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2, è soddisfatto.
Si prende una brevissima pausa dal lavoro di anamnesi, con gli anziani che disciplinatamente vanno a sedere al suo tavolo, e annota che l’esperimento sta procedendo al meglio. Si è concluso con buoni livelli di adesione, conferma l’azienda sanitaria, e senza intoppi il Vax Day sperimentale di domenicai. Fin dai primi conteggi, a inizio mattinata, si calcolavano affluenze intorno all’80%.
I dati puntuali verranno però resi noti lunedì.I 4.700 ottantacinquenni della Marca trevigiana hanno potuto accedere alla vaccinazione senza prenotazione, scaglionati per mese di nascita (un mese per ogni ora) nei quattro punti vaccinali di Villorba, Riese Pio X, Oderzo, appunto Godega.
Esperimento riuscito alla Fiera, dove pure, sabato, c’era stato qualche intasamento. Ieri, invece, l’afflusso di anziani è stato tranquillo, con alcuni momenti anche di pausa per le équipe di medici e di infermieri. Analogamente è accaduto negli altri Vax Point. Agli 85enni che si sono presentati è stato somministrato prevalentemente il vaccino Moderna ma per alcuni soggetti senza particolari patologie pregresse è stato usato AstraZeneca.
Molti erano accompagnati dal coniuge, perché era possibile farlo vaccinare se di età superiore ai 65 anni. I volontari della Protezione civile, soprattutto alpini, hanno accompagnato i vaccinandi all’interno dei padiglioni, dove gli ampi spazi permettono un distanziamento adeguato, tra chi è in attesa della dose e chi deve attendere i quindici minuti canonici dopo l’inoculazione. «Abbiamo messo fin da subito a disposizione tutti i nostri spazi», spiega Paola Guzzo, sindaco di Godega di Sant’Urbano, «e fino ad ora tutto è andato per il meglio».
Attorno alle 11 è arrivato anche il presidente del Veneto Luca Zaia, che ha voluto personalmente controllare la fattibilità di questo progetto, intrattenendosi con volontari e personale delle equipe.
«Questa modalità ci permette di raccogliere un grande gruppo di persone senza che queste debbano per forza collegarsi a internet per registrare la loro presenza», ha detto Benazzi, dopo aver fatto da anfitrione al governatore, «La distribuzione per mesi è andata molto bene, non si sono verificate code come quando si sono invitate le persone seppur scaglionate», confermava il direttore generale, «Devo ringraziare i sindacati e l’informazione per la grande pubblicità».
Benazzi coglie l’occasione per annunciare che nella settimana entrante l’Ulss 2 partirà con la chiamata delle persone fragili, a partire dai grandi diabetici. Nella Marca è atteso per domani l’arrivo di 36.000 dosi dei tre tipi Pfizer, Moderna e AstraZeneca. C’è apprensione perché, come ha ricordato lo stesso presidente della Regione, domani i quantitativi del vaccino di Oxford destinati alla Pedemontana saranno esauriti.
Le reazioni dei vaccinati ieri mattina ai Vax Point? Angelo Frassinelli arriva facendo sapere che lui, 85 anni, non è mai stato finora in ospedale, se non – precisa – per fare 80 donazioni di sangue. «Immaginarsi, dunque, se ho paura del vaccino, neppure di quello AstraZeneca». Anna Canal arriva da San Vendemiano. «Aspettavo», ci dice, «di ricevere questa dose, e sono contenta. Paura? Sì, tanta, ma di non fare il vaccino».—
Francesco Dal Mas
marzia borghesi
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