Camere mortuarie off limits: salme in città o a Gonzaga

Regole ferree per chi muore al Montecchi. E spesso l’obitorio non è disponibile, disagi per le famiglie dei defunti sono stati segnalati dai parroci al sindaco Ongari

SUZZARA. Le camere mortuarie dell'ospedale Montecchi sono “off limits”. I familiari delle persone defunte non possono utilizzare una delle quattro camere ardenti disponibili per disposizione della direzione sanitaria del nosocomio suzzarese la cui gestione è privata anche se la struttura è pubblica essendo di proprietà dell'Asst di Mantova. E questo crea non pochi disagi alle famiglie dei defunti che in caso di necessità sono costretti a rivolgersi ad altre strutture, anche per le visite, come ad esempio alla Fondazione Ospedale Civile di Gonzaga, qualora ci fosse la disponibilità di una stanza libera oppure alle camere ardenti dell'ospedale “Carlo Poma” di Mantova.

In sostanza, se una persona muore in ospedale a Suzzara la salma viene custodita in obitorio ma con eccezioni: se la causa è Covid la bara viene chiusa, se per altre cause la bara resta aperta ma i familiari non possono entrare e non sono ammesse neppure le visite. Solo nel giorno del funerale la bara viene portata fuori e caricata sul carro funebre dagli operatori dell'agenzia incaricata dai familiari. Caso diverso per la casa di riposo “Boni”: le salme degli ospiti possono essere sistemate nella camera ardente della struttura e i familiari, nel rispetto delle norme anti-Covid19 possono ricevere visite di amici o parenti. Purtroppo in questo periodo di pandemia, i decessi a Suzzara sono stati tanti ma molte famiglie che non potevano allestire la camera ardente nella propria abitazione per mancanza di spazio o perché residenti in appartamenti in condomini, non hanno potuto usufruire delle camere mortuarie del “Montecchi”.

I parroci delle due chiese suzzaresi che hanno dovuto celebrare diversi funerali, hanno recepito il disagio dei familiari dei defunti e hanno provato ad interpellare il sindaco Ivan Ongari per avere informazioni dalla direzione del “Montecchi” del perché non vuole mettere a disposizione le proprie camere ardenti ed eventualmente sollecitare la stessa direzione ad un ripensamento.