Ora il vaccino si può fare anche dal medico di base: ecco cosa deve fare il paziente e come avviene la somministrazione
PORDENONE. È stato casuale, ma significativo: la campagna vaccinale anti Covid, negli ambulatori dei medici di medicina generale della Destra Tagliamento è partita dallo studio di Aviano, dove lavorava Antonino Cataldo, il medico di famiglia scomparso a dicembre a causa del virus. Alle 15 ha cominciato il dottor Guido Lucchini, presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Pordenone e medico di medicina generale. Insieme a lui, nel pomeriggio, hanno avviato le somministrazioni un’altra ventina di professionisti in tutto il territorio.
Poco prima delle 15 Lucchini ha ricevuto dai volontari della protezione civile le fiale di AstraZeneca per le 10 vaccinazioni previste in studio e le cinque di Pfizer per quelle a domicilio. Poco prima delle 15 sono arrivati i primi due vaccinandi, una coppia di avianesi. A inaugurare questa fase della campagna sono stati marito e moglie, Luciano De Domenico, 60 anni a novembre, ex carabiniere, e la moglie Silva Giuliana De Lotto, stessa età. Hanno prenotato il vaccino in farmacia e hanno scelto il dottor Lucchini, loro medico da anni. «Sono molto contenta che a farmi il vaccino possa essere il mio medico di famiglia – ha affermato De Lotto prima di sottoporsi alla vaccinazione – perché mi segue da 40 anni e sa tutto di me. Sono felice di fare il vaccino – ha proseguito – perché se non lo facciamo tutti non ne usciamo più».
«Non c’è nessun timore per questo vaccino» ha concluso De Domenico. La prima a sottoporsi alla somministrazione della dose è stata De Lotto. Lucchini ha visionato la documentazione presentata e ha proceduto con la puntura. Poi, seguendo lo stesso iter, è stata la volta di De Domenico. La coppia ha rispettato il quarto d’ora previsto per l’osservazione e se ne è andata. Nessun assembramento, grazie alla programmazione. Sui 190 medici di medicina generale della provincia oltre il 95 per cento ha aderito alla campagna di vaccinazioni. Ognuno di loro ha dato la disponibilità di giorni e fasce orarie all’AsFo (azienda sanitaria Friuli occidentale) che in base a questa stabilisce gli appuntamenti.
«La categoria c’è – ha sottolineato Lucchini –, è presente perché crede nella vaccinazione». Prosegue anche l’attività a domicilio «senza alcun tipo di problema». Ieri il medico avianese doveva raggiungere 5 pazienti e per rispettare i tempi ha spiegato che l’attività è stata organizzata tenendo conto dei luoghi delle abitazioni.L’imminente arrivo del Johnson & Johnson dovrebbe diminuire i problemi e Lucchini ha osservato che «più vaccini ci sono meglio è». Sono proseguite ieri anche le vaccinazioni in fiera a Pordenone con il fattore pioggia per le persone che avevano appuntamento. Arrivate in anticipo, hanno dovuto ripararsi sotto le tettoie.