Capelli: è (ancora) frisé mania
Le prime tracce frisé sembrano risalire agli anni Settanta. Pare infatti che la pioniera dell’intramontabile styling sia stata proprio Barbra Streisand, quando, nel 1974, in occasione del lancio del suo LP Butterfly, sfoggiò una chioma a zig zag vaporosa e wild.
Ma il frisé, in realtà, non è mai tramontato definitivamente. La scia delle piccole onde strette e ben scolpite ha pervaso i fulgidi anni Ottanta e immancabilmente i Novanta con Christina Aguilera e Britney Spears in testa. Eppure, vent’anni (sì, venti!) dopo la chioma vaporosa di Lady Marmalade, (interpretata dalla Aguilera insieme a Pink, Lil’ Kim e Mya per il film Moulin Rouge!), l’iconico styling non smette di creare adepti.
«Il frisé, tra gli styling più in voga negli anni Ottanta, è tornato fortemente alla ribalta nei look delle celebrities e sulle passerelle di alta moda. Il suo effetto a zig zag regala risultati scultorei o wild donando corpo e volume ai capelli. Un mix tra stile rock e rinascimentale capace di creare immagini importanti e atemporali» spiega Rudy Mostarda, Creative Styling Director Wella Professionals a cui abbiamo chiesto qualche consiglio ad hoc per la sua realizzazione.
PIASTRA E TERMOPROTETTORE
«Il primo suggerimento per realizzarlo al meglio è quello di utilizzare un prodotto termoprottetore che protegga il capello da fonti di calore. Lo strumento più adatto è la piastra frisé. Esistono diverse tipologie con lamelle di metallo a forma di onde, più strette o più larghe a seconda del risultato che si vuole ottenere».
SENZA PIASTRA
«Il frisé si può creare anche senza l’ausilio di strumenti a caldo. Basta realizzare delle trecce sui capelli umidi – tante e sottili oppure poche e grandi a seconda dell’effetto desiderato – dopo aver vaporizzato un prodotto ad hoc per lo styling dalla forte tenuta. Sicuramente un’alternativa valida alla piastra soprattutto nel periodo estivo».
FRISÉ PER TUTTI
«È adatto a tutte le tipologie di capelli, ovviamente avendo delle accortezze nello scegliere lo strumento e prodotti giusti per valorizzare al meglio la texture. Ad esempio, sui capelli sottili dona volume e corpo e maggior tenuta, mentre su capelli corposi o di media struttura permette di realizzare dei look decisamente più sauvage».