Riprendere a baciarsi (liberamente) è quello che manca di più agli italiani
Mancanza di libertà e mancanza di gesti di affetto sono i principali disagi avvertiti dagli Italiani in questo periodo di pandemia. Un’esigenza emersa dall’indagine condotta da AstraRicerche per conto di Tau Marin che nel mese di febbraio 2021, grazie a interviste on line presso un campione di 1.032 individui di età compresa tra i 15 e i 65 anni. Gli Italiani hanno sofferto molto la mancanza di gesti di affetto: molto il 47,1% e abbastanza il 28,6%. Soprattuto le donne over 35 hanno sofferto in modo particolare, il 57% le 55-65enni, il 55% le 45-54enni e il 52% le 35-44enni.
Nella classifica dei gesti di affetto mancanti di più durante quest’ultimo anno svettano gli abbracci (citati dal 28,8% al primo posto), seguiti però da sorrisi coperti dalla mascherina (19,5%) – e i baci, siano essi affettuosi e d’amicizia (12,3%), d’amore e passionali (11,4%) o di saluto sulle guance ( 37,9% degli intervistati).
Del resto Edmond Rostand diceva che il bacio è un’apostrofo rosa tra le parole t’amo, ma cosa dicono gli Italiani a proposito del bacio? Cos’è per loro? È amore, affetto, intimità e passione e ne sentono molto la mancanza. Per i giovanissimi un bacio rappresenta fiducia reciproca (mi prendo cura di te e ti proteggo e allo stesso tempo mi affido a te). I 25-34enni, che si trovano in una fase della vita in cui è più probabile incontrare il grande amore, considerano il bacio espressione della loro passione e della confidenza reciproca. La passione diventa amore, affetto e intimità per i 35-54enni e tenerezza e amicizia per i 55-65enni. La parola baciare porta la maggioranza degli Italiani (66,2%) a pensare al bacio d’amore (soprattutto tra gli uomini –74% e tra i giovanissimi – 78%), mentre le donne 55-65enni pensano per prima cosa al bacio affettuoso.
È che cosa serve a un bacio per essere indimenticabile? Prima di tutto un’igiene orale accurata.
Morena Balbi, laureata nel 2006 igienista dentale e diplomata counselor nel 2019, in veste di Councelor per Tau Marin, ha offerto dei consigli per farlo-
1. Prima di tutto è fondamentale la pulizia quotidiana dei denti senza compromessi: costante, efficace e personalizzata.
2. Meglio lo spazzolino manuale perché permette di modulare pressione e velocità dello spazzolamento nel pieno rispetto delle esigenze individuali, consente il pieno controllo del movimento alternando in modo ottimale la rimozione dei residui e il massaggio gengivale.
3. Non è importante dedicare più tempo all’igiene orale, ma solo usare al meglio il tempo che si dedica ai nostri denti, scegliendo la tecnica, i prodotti giusti e imparando ad usarli bene.
Una corretta igiene orale serve anche a prevenire patologie comuni, come ipertrofia gengivali, incremento di essudato e l’aumento di sanguinamento, tutte imputabili a scarsa igiene per pigrizia e noncuranza.
Condividendo un augurio di dispensare più baci, oltre la mascherina, nella gallery suggeriamo alcuni prodotti per la corretta routine.