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Апрель
2021

Francesca Piccinini: «Smetto col volley, ma non di sognare»

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Ci aveva provato due anni fa. Poi il sogno di andare alle Olimpiadi di Tokio l’aveva spinta a ripensarci. Ora, però, la decisione di Francesca Piccinini è definitiva. La sua carriera finisce qui, dopo quasi trent’anni di allenamenti, sudore e successi. «Faccio ancora fatica a credere di averlo detto», rivela, «ma ho deciso. Non è stato facile, chiudere con la pallavolo significa per me mettere la parola fine a una parte importantissima della mia vita».

«Non so se sia più difficile smettere per scelta oppure perché, come è accaduto a Francesco Totti, ti dicono altri che è ora di farti da parte. Credo che essere rilegati ai box dopo una grande carriera sia molto pesante da accettare. Comunque, riflettendoci, meglio trovare la forza di decidere in prima persona».

In circa tre decenni di attività, Francesca ha incontrato sulla sua strada tanta gente. «Ringrazio tutti. Ho avuto il piacere e l’onore di lavorare con tante colleghe bravissime, con allenatori e dirigenti altamente professionali. Certo, lungo il cammino ho trovato anche persone meno “piacevoli”, ma tutti in un modo o in un altro mi hanno aiutato a crescere e a diventare la donna che sono oggi. Un pensiero speciale va sicuramente alla mia famiglia, che ha un ruolo fondamentale nella mia vita».

Quarantadue anni trascorsi da star. «Mi ritengo molto fortunata. Sono in salute e ho fatto il lavoro che desideravo. Noi sportivi sappiamo bene che la carriera è breve, che andiamo in pensione molto presto. Siamo quindi preparati a questo».

«Credo che il momento della verità, quello nel quale mi renderò conto davvero che non sono più una giocatrice, arriverà all’inizio della prossima stagione, quando vedrò le altre iniziare la preparazione. Sarà dura non scendere in campo, ma anche le cose belle, bellissime, prima o poi finiscono».

Francesca Piccinini pensa positivo e fa bene. La sua vita non sarà più la stessa, ma non è detto che non possa essere stimolante in modo diverso. «Ho paura che mi mancherà l’adrenalina», confida, «quella che la pallavolo mi ha fatto conoscere bene. Però sono ottimista ed entusiasta, le proposte non mancano e credo che presto deciderò cosa fare da grande».

Nel futuro, comunque, non ci sarà solo la pallavolo. «Di certo resterò nel pianeta volley. Ma ho già in mente tante altre idee. Nel poco tempo libero che ho avuto in questi anni mi sono dedicata anche ad altro, ora potrò farlo più liberamente e magari scoprirò passioni che al momento non immagino nemmeno».

Quando si decide di scrivere l’ultima parola ad una pagina, è inevitabile ripensare alla prima riga. «Se torno con la mente a me bambina, provo tanta tenerezza. Ero piccola e fantasticavo di diventare una grande pallavolista. Sono felice di esserci riuscita. Ora è il momento di cambiare, ma voglio continuare a sognare».

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