Modena. Caso dei bimbi esclusi. Bufera sulla scuola: si dimette in massa la Segreteria dei genitori 0-6 anni
Paola Ducci
Non si placano caos e polemiche sul fronte scuola, sempre nell’occhio del ciclone, tra chiusure e riaperture e, non ultima, l’esclusione dei due bambini, figli di no-mask, da nido e scuola dell’infanzia perché i genitori non hanno rispettato il “Patto di Corresponsabilità”. Una scelta del Comune in base al documento che, nel caso dei servizi all’infanzia, deve essere firmato da genitori e scuola, ed enuclea i principi e i comportamenti che scuola e famiglia si impegnano a rispettare.
Mercoledì sera un altro fatto inaspettato. Al termine di una accesa riunione on line tra l’Amministrazione comunale e la Segreteria del coordinamento consigli 0-6, organo che riveste compiti di intermediazione tra la parte genitoriale di bambini che frequentano i nidi e le scuole dell'infanzia di Modena e il Comune, con un ordine del giorno che riguardava la nuova ordinanza di Bonaccini e la possibilità dell'implementazione della quarantena anche alle famiglie dell'eventuale sezione in isolamento per un caso positivo in classe, tutti i membri della segreteria hanno rassegnato in massa le dimissioni.
Federico Andreoli, Alessandra Bandieri, Lisa Berni, Elena Cirò, Silvia Mazzone, Francesca Serena, Alessandro Sala, Elena Forte, con la presidente Benedetta Antognini, si sono fatti da parte.
Essi rammentano, soprattutto in questo ultimo anno, uno scarsissimo coinvolgimento della Segreteria da parte delle istituzioni. «Nell'ultimo anno e mezzo è stato chiaro ed evidente come la Segreteria sia stata completamente esautorata dai suoi diritti – ha riportato la presidente Benedetta Antognini come indicato anche nella lettera di dimissioni consegnata ieri dai membri della Segreteria all’Amministrazione - nonostante avessimo chiesto a più riprese di riallacciare con l'Amministrazione un rapporto che per tanti anni è stato saldo e proficuo, ciò non è avvenuto. Non si dimentichi che la Segreteria 0/6 è stata fortemente voluta tanti anni fa sia dal Comune che dalla parte genitoriale - rammenta la presidente- e tutti noi abbiamo sempre creduto e continuiamo a credere che rappresenti un utilissimo punto di riferimento per tanti genitori frequentanti i servizi dell'infanzia della nostra città. Non potendo però più agire secondo lo scopo per il quale era stata creata, crediamo non abbia più alcun fine continuare questa attività».
La Segreteria si era già sentita estromessa quando a settembre, a causa dell’emergenza sanitaria, si è reso necessario aggiornare il Patto di corresponsabilità. Lo stesso dei fatti di cronaca della scorsa settimana. «Nel momento della stesura del documento siamo stati completamente esclusi- continua Antognini – e nel giro di pochi giorni ci siamo visti praticamente obbligati a firmare un accordo, che di fatto era stato aggiornato in modo unilaterale, pena la non ammissione dei nostri bambini nei servizi. Ovviamente a noi questo non è andato bene. L’Amministrazione ha difeso le proprie scelte appellandosi alla grave situazione di crisi sanitaria che stiamo vivendo trovandosi così costretta ad agire in condizioni di estrema emergenza. Noi però riteniamo che, proprio in virtù di questa situazione, la collaborazione e il dialogo attivi su entrambi i fronti educativi siano di fondamentale importanza per responsabilizzare ancora di più la parte genitoriale. Un vero peccato che sia finita così». —
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