Laura Pausini si esibirà agli Oscar 2021 ( cantando «Io sì»)
Da quando ha vinto il Golden Globe e ha trattenuto le lacrime all’ultima edizione del Festival di Sanremo, Laura Pausini vive il sogno americano, quello che potrebbe portarla a vincere l’Oscar per la migliore canzone originale grazie a Io sì (Seen), il brano scritto insieme a Niccolò Agliardi e a Diane Warren e parte della colonna sonora del film La vita davanti a sé di Edaordo Ponti, con umiltà e gioia, cercando di godersi il momento il più possibile. A suggellare l’attesa e l’orgoglio italiano che si farà sentire la notte del 25 aprile proprio grazie a lei e alle nomination ai migliori costumi e al miglior trucco del Pinocchio di Matteo Garrone sarà anche il fatto che Laura si esibirà live durante la cerimonia di consegna degli Oscar cantando proprio Io sì (Seen) (come specificato da Pete Hammond, pare che quest’anno tutte le canzoni candidate al premio saranno eseguite in un pre-show registrato sotto la cupola del nuovo museo dell’Academy).
https://twitter.com/camanpour/status/1382771053424996363«Da quando ho vinto Sanremo 28 anni fa mi chiedo perché, perché sta succedendo tutto a me? Da quel giorno all’Ariston ho deciso di non accontentarmi, di fare sempre di più e meglio. Come un’atleta. Vincere il Golden Globe e adesso questa nomination all’Oscar sono situazioni talmente grandi che non riesco neppure bene a metterle a fuoco» ha rivelato Laura in un’intervista a Repubblica, decisa a prendere tutto le cose belle che questa esperienza le sta regalando. Come ha avuto modo di sottolineare lei stessa in un’intervista trasmessa da CNN International, in caso di vittoria, Io sì (Seen) farebbe la storia: sarebbe, infatti, la prima canzone scritta completamente in italiano ad aggiudicarsi la statuetta, creando un precedente che prima non si è mai verificato.
https://www.youtube.com/watch?v=imjSm7FNmwEI bookmakers danno la vittoria di Pausini, Agliardi e Warren praticamente certa, anche se gli avversari nella categoria di miglior canzone originale non hanno intenzione di passare la mano così facilmente: i competitor sono, infatti, H.E.R. con la sua Fight for You per il film Judas and the Black Messiah; Celeste con Hear My Voice per il film Il processo ai Chicago 7; Will Ferrel con Húsavík (My Hometown) per Eurovision Song Contest; e Leslie Odom J.r con Speak Now per il film Quella notte a Miami… Per Laura, che ha confessato di non aver avuto inizialmente l’appoggio dei suoi discografici per il Grammy che poi vinse nel 2018, si tratterebbe della ciliegina sulla torta di una carriera che l’ha portata a valicare i confini nazionali e che, ora, potrebbe conquistare anche Hollywood stringendo tra le mani la statuetta che due anni fa è stata consegnata a Lady Gaga per Shallow. Insomma, che Solarolo ce la mandi buona.