«L’Isola dei Famosi 2021»: l’abbandono (inaspettato) di Elisa Isoardi
Per Elisa Isoardi l’Isola dei Famosi finisce giovedì 15 aprile, e non per sua scelta. «Mentre cucinavo per me e le ragazze, c’era tanto vento, e un lapillo mi è finito in un occhio. Mi hanno assicurato che era tutto ok, anche se poteva essere molto grave se il lapillo avesse colpito la pupilla» ha spiegato Elisa a Ilary Blasi nel corso della nona puntata del reality, la prima ad andare in onda in differita (una cosa che fa abbastanza sorridere visto che i reality, per definizione, devono essere in tempo reale) per permettere a Supervivientes, la versione spagnola del programma, di andare in onda dalla Palapa senza accavallarsi con quella italiana (entrambe sono trasmesse da Mediaset, l’Isola da Canale 5 e Supervivientes da Telecinco).
https://twitter.com/IsolaDeiFamosi/status/1382817817901342721Dopo essersi momentaneamente allontanata da Playa Esperanza per accertamenti medici è stato, però, chiaro che la situazione fosse più seria del previsto, al punto da consigliare a Isoardi di tornare in Italia: «È tutto sotto controllo, ma purtroppo devo tornare in Italia per accertamenti. La cosa mi uccide perché siamo arrivati esattamente a un mese. L’isola mi ha dato tantissimo, mi ha dato la possibilità di farmi vedere per quello che sono. Quando ho ricevuto la notizia dell’Isola avevo bisogno di andar via. È stata l’esperienza più importante della mia vita». Con le lacrime agli occhi e un evidente fastidio all’occhio destro che l’ha portata a sfregarselo a più riprese, Elisa Isoardi ha abbandonato, così, l’Isola insieme a Brando Giorgi, anche lui costretto al ritiro per via di un problema all’occhio.
Per il resto, il programma è andato avanti con le solite (noiosissime) prove fisiche e lasciando (poco) spazio alle dinamiche interne, tipo al ciclone Fariba che sta portando i naufraghi – specie Valentina Persia e Gilles Rocca – all’esasperazione e che è probabilmente la dinamica più interessante che l’Isola ci stia restituendo in queste settimane. Trovare un personaggio antagonista, d’altronde, è alla base di qualsiasi narrazione efficace anche se, bisogna dirlo, la differita non ha aiutato sul piano del ritmo: certo, sono stati eliminati i continui ritardi dell’audio tra lo studio e l’Honduras ma, per il resto, l’andazzo è rimasto lo stesso e la chiusura si è comunque protratta fino a notte fonda (e noi che, ingenuamente, pensavamo, per una volta, di andare a nanna a mezzanotte).