Ottomila tonnellate di inerti sotto regionale 429 Empolese Valdelsa
EMPOLI. Sotto la nuova strada del V lotto della strada regionale 429 Empolese Valdelsa, inaugurata nel luglio 2019 (quella che unisce la rotatoria di Brusciana a quella di Dogana), ci sono 8.000 tonnellate di rifiuti contaminati. Questo è uno degli aspetti che è emerso dalle inchieste coordinate dalla Dda di Firenze contro la ’Ndrangheta in Toscana e condotta dall’Arma dei carabinieri. Secondo le indagini dei Forestali e Ros, risulta che il titolare dell’impianto di trattamento abusivo di materiali riciclati dai reflui e dai fanghi delle concerie di Santa Croce sull’Arno, Francesco Lerose, 58 anni, calabrese «fosse in stretto contatto con ambiente spessori criminali della cosca Gallace, i quali avevano preso il controllo del subappalto del movimento terra per la realizzazione del V lotto». Sarebbe questo il collegamento investigativo tra l’indagine “Keu” dei Forestali e quella svolta dai carabinieri del Ros “Calatruria”. Attraverso la ditta mugellana “Cantini Marino srl”,che sarebbe stata infiltrata da esponenti della cosca Gallace, è stato possibile ricostruire da parte del Ros il controllo del movimento terra nell’appalto del lotto V della strada regionale 429. In particolare dall’ordinanza del Gip di Firenze viene evidenziato come da alcuni esponenti della cosca Gallace furono rivolte minacce ad un imprenditore che gestiva un cantiere della 429 Empoli-Castelfiorentino. Un tipo di comportamento che costrinse l’imprenditore a rinunciare a vantaggio del concorrente, la ditta Cantini Marino. Nei fatti la ditta mugellana si sarebbe avvantaggiata «dall’estromissione del “concorrente” nell’accaparramento della fetta di mercati del movimento terra e conferimento inerti presso il cantiere della 429 Empoli Castelfiorentino (lotto V). Identico modus operandi è stato impiegato anche nei confronti di un altro imprenditore sempre impegnato sullo stesso cantiere.
Per tutto il mese di marzo 2019 la Lerose Srl, secondo quanto emerge dall’ordinanza del Gip del tribunale di Firenze, «era fornitore di riciclati per il cantiere della Sr 429 per conto della Cantini Marino Srl in modo esclusivo: il materiale era ceduto ad un prezzo irrisorio, ovvero a 0.50 euro/t per oltre 8.000 tonnellate di riciclato, per lo più 0,70 e in minima parte 0/30, con un totale di oltre 200 viaggi e di 8.266,850 tonnellate , con partenza dei trasporti dalla Lerose srl sede di Pontedera». Il tornaconto di Francesco Lerose, finito in carcere per estorsione e per lo smaltimento illecito di rifiuti aggravato dall’agevolazione mafiosa, consisteva «non solo in un minimo ricavo ma anche un risparmio sulla spesa di smaltimento, visto che la ditta Cantini Graziano riceveva materiale del tutto scadente, risparmiando sui costi alti che avrebbe verosimilmente dovuto affrontare per il procacciamento di un materiale più adeguato agli scopi delle lavorazioni in corso sulla Sr429». In pratica un modo redditizio di smaltire veri e propri rifiuti da impiegare per rilevati e sottofondi. Ma dove finivano i rifiuti? Nella zona di Castelfalfi (Montaione) nell’area del cantiere manutenzione straordinaria Sp 26 “Delle Colline” gestito da cooperativa La Rinascita “per conferimenti ingenti plurimi non definiti dal 16 gennaio almeno fino al 6 febbraio 2019”. Nel cantiere della strada regionale 429, lotto V, di Brusciana, per oltre 8mila tonnellate con prezzo insignificante o simbolico per circa 200 trasporti effettuati nel marzo 2019 a favore della ditta Cantini. Un’impresa, che lo si chiarisce bene nell’ordinanza, «controllata e gestita dalla cosca alleata a Grande Aracri, Gallace/Arena, che impiegava il rifiuto contaminato quale sottofondo o rilevato nella realizzazione del tracciato vario in corso di realizzazione».
Per presunto inquinamento ambientale in riferimento ai rifiuti finiti nel cantiere della 429, il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’arresto in carcere per Francesco Lerose, indagato per altri reati, e gli arresti domiciliari per la moglie Annamaria Faragò, 48 anni e per il figlio Manuel Lerose, 27 anni. —
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