Ventidue posti tornano a Geriatria, ma sempre più giovani in terapia intensiva
FERRARA. Resta alta la guardia nella lotta al Covid, ma arrivano anche segnali di progressiva uscita dallo scenario più critico. Uno di questi è la ormai prossima “restituzione” al reparto di Geriatria di Cona dei 22 posti che erano stati riconvertiti in letti Covid nel corso delle ultime settimane, e che ora si apprestano a tornare “puliti”. Lo ha annunciato ieri la dirigente dell’azienda ospedaliera Sant’Anna Paola Bardasi alla Conferenza territoriale sociosanitaria di ieri, precisando che dal 24 marzo a oggi i ricoveri settimanali sono calati in modo costante passando da 100 a 81 e poi ai 56 nell’ultima settimana.
Pazienti più giovani
Al momento a Cona c’è una disponibilità di 17 posti nel comparto Covid, (esclusi i 22 in riconversione), ma a questa minore pressione si contrappongono i due elementi caratterizzanti di questa terza ondata: l’età sempre più bassa tra i pazienti gravi e il maggior numero di ricoveri pediatrici. In particolare i 27 degenti (su 28 posti) in terapia intensiva hanno in media 59 anni (rispetto a 61 dell’aggiornamento precedente) e il paziente più giovane ha appena trent’anni, contro i 35 di una settimana fa. Anche tra i bambini ricoverati si conta un paziente in più rispetto a sette giorni fa, portando a 39 il numero totale di ricoverati dall’inizio della pandemia, 21 dei quali nei primi mesi di quest’anno.
L’andamento complessivo indica comunque che il picco di questa terza ondata va scemando, ha spiegato la direttrice generale Asl Monica Calamai. L’Rt regionale è calato a 0,81, e sia in Emilia Romagna che nel Ferrarese l’incidenza di positivi ogni 100mila abitanti è scesa sotto la soglia di allarme di 250: la media provinciale Ferrarese è di 178,49, quella del capoluogo di 138 e anche Cento, pur con il dato più alto di 332, è lontano dai numeri drammatici di poche settimane fa. L’incidenza più bassa di tutta la provincia è quella di Fiscaglia: appena 40.
Anche il totale dei ricoverati su tutta la rete ospedaliera territoriale va in direzione di un allentamento, con 276 degenti Covid (il picco è stato 344) e 36 in Terapia intensiva. Nei soli ospedali del Delta e di Cento ci sono 128 ricoverati Covid su 166 posti disponibili con una minore ospedalizzazione dei pazienti contagiati. Cala anche il numero degli attualmente positivi, passato da 3.060 a 3.023 con una quota però in rialzo (27%) di sintomatici, pari a 808 casi.
Le scuole
L’attenzione è anche rivolta alla parziale riapertura delle scuole: la quasi totalità del personale scolastico (98,4%, pari a 7.167 somministrazioni) ha ricevuto la prima dose con AstraZeneca, ma come è noto per i ragazzi sotto i 16 anni la profilassi non è indicata. Dall’8 al 14 aprile il Dipartimento di Sanità pubblica ha eseguito 99 accertamenti epidemiologici in ambito scolastico, individuando 10 positivi. Nello stesso periodo l’attività complessiva del Dsp ha individuato 653 pazienti Covid su 1.943 accertamenti.
Comacchio
La campagna vaccinale prosegue con alcune novità: al protocollo per la vaccinazione sui posti di lavoro si è aggiunto quello con la medicina specialistica territoriale per l’arruolamento di medici vaccinatori anche tra questi professionisti. Comacchio, invece, avrà presto una nuova sede vaccinale, che sarà trasferita dalla Casa della salute, ritenuta troppo angusta, al Palazzetto dello Sport, dove sono in corso sopralluoghi per allestire tre punti di vaccinazione.
Come annunciato dall’assessore regionale Donini, il 26 aprile si apriranno le prenotazioni per la fascia 65-69 anni, che nel Ferrarese sono 23.086, per passare al 10 maggio alla fascia 60-64 anni. Nel frattempo, tra le categoria ancora in corso, si conta di chiudere il 20 aprile con le prime dosi per gli over 80 in assistenza domiciliare, il 30 aprile per i 75-79enni (ne sono state fatte finora 9.867, poco più della metà del totale) e gli estremamente vulnerabili (13.637 somministrazioni, pari al 60,6%)e il 15 maggio (sempre prime dosi) con la fascia 70-74 anni, che a oggi è stata coperta per un quarto con 5.485 iniezioni.
Venerdì, infine, è partita al Sant’Anna, coordinata dal dottor Marco Libanore, la sperimentazione sul vaccino italiano Reithera, con i test sui primi quattro volontari. —
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