Rincaro materie prime: imprese mantovane in allarme
MANTOVA. Quando va bene, l’aumento è del 10%, ma in molti casi il rincaro è ben più consistente. La crisi internazionale delle materie prime dà filo da torcere alle aziende, alle prese con costi che si impennano e difficoltà di approvvigionamento. Due fattori che possono costringere a tirare il freno, anche quando la domanda è vivace. Apindustria Confimi ha deciso di indagare sulla reale dimensione del problema, e per farlo ha chiamato a raccolta i propri imprenditori. Nei giorni scorsi è partita un’indagine a tappeto sulle oltre 560 aziende associate, i cui risultati saranno resi noti la prossima settimana. Le risposte arrivate finora sono 150, e i numeri sono sconfortanti: per tutte le aziende del campione, c’è stato un incremento minimo del 10% in almeno una delle materie prime che utilizzano in stabilimento.
«Noi imprenditori, l’aumento dei prezzi delle materie prime lo stiamo provando sulla nostra pelle, però ne parlano in pochi e dati concreti non ce ne sono – dice Elisa Govi, presidente dell’associazione di categoria – per questo abbiamo deciso di affrontare la situazione lavorando su tre filoni: un convegno di macroeconomia organizzato dalla nostra confederazione regionale, un seminario operativo con focus sugli appalti pubblici e un’indagine sulle nostre associate. I primi risultati ci confermano dati allarmanti, ma soprattutto che si tratta di un fenomeno che preoccupa le aziende, visto che in poche ore abbiamo ricevuto oltre 150 risposte».
Il segno più sui listini interessa quasi tutti i settori: dai metalli alle materie plastiche, fino al legno. Ne sa qualcosa Primo Barzoni, amministratore delegato della Palm, l’azienda di Viadana che produce pallet eco-sostenibili: «Il valore del legno – segnala l’imprenditore – ha subito un incremento del 35%».
Non va meglio a chi costruisce attrezzature e macchinari. «Abbiamo grossi problemi a rifornirci, e i prezzi sono alle stelle - aggiunge Francesco Ferrari, titolare con il fratello Dario della Ferrari costruzioni meccaniche di Guidizzolo - L’acciaio è cresciuto del 50%, per l’alluminio è ancora peggio. E ci sono rincari anche sulle materie plastiche, nell’ordine del 12-13%. La situazione è davvero pesante».
Cercherà di misurarne la gravità il convegno online che si terrà lunedì 26 a partire delle 9. «Con Intesa Sanpaolo - spiega Ferrari, che è presidente di Confimi Lombardia - faremo un esame della situazione di rialzo, cercheremo di capirne le cause e le tendenze a breve periodo e ci focalizzeremo sulle ipotesi di rialzo dei tassi di interesse». Seguirà, mercoledì 28, un incontro sugli appalti e sulla possibilità di chiedere una revisione dei prezzi per l’aumento delle materie prime da utilizzare nella commessa.