“Venere”, folto pubblico online per il convegno internazionale
MANTOVA. Un folto pubblico, di circa 200 persone, ha partecipato alla discussione internazionale online per tutta la giornata di venerdì 16 aprile durante il convegno di studi “Venere. Natura Ombra Bellezza”, a cura di Claudia Cieri Via, organizzato da Fondazione Palazzo Te nell’ambito del programma annuale di mostre e manifestazioni dedicate al mito di Venere.
La giornata di studi ha affrontato, nella varie sessioni e da diversi punti di vista, gli aspetti della divinità archetipica, dall’antichità alla modernità. «Il mito di Venere ha avuto un ruolo molto significativo nell’immaginario della cultura occidentale. I dipinti di Botticelli dedicati a Venere sono diventati in tutto il mondo un’icona della bellezza femminile, dell’amore e della sensualità» ha detto proprio la curatrice, della Sapienza Università di Roma dopo i saluti del direttore della Fondazione Stefano Baia Curioni.
Nella sessione del mattino è intervenuto Roberto Nicolai, pure docente dell’ateneo romano la Sapienza a proposito degli archetipi omerici dell'immagine di Afrodite/Venere, approfondendo in particolare le scene di vestizione e di seduzione.
Philippe Morel, dell’Université Paris I Panthéon-Sorbonne, ha parlato poi di “Venere e Bacco come esaltazione della voluptas nella pittura europea tra Cinque e Seicento” mettendo a fuoco il confronto amoroso delle due divinità e la partecipazione di Venere all’universo dionisiaco con Pan o altri satiri.
Nel pomeriggio Emilio Russo, romano, docente di letteratura è intervenuto sulle rielaborazioni della figura di Venere nella poesia di primo Seicento, sottolineando l’alternativa tra la prospettiva profana e la prospettiva sacra.
Sono intervenuti inoltre Giuseppe Capriotti dell'Università di Macerata, Francesca Cappelletti, direttrice Galleria Borghese Roma, Massimiliano Simone dell'EPHE - Université Paris 8 e Stefano L’Occaso, direttore del Palazzo Ducale di Mantova. —