Due scialpinisti esperti travolti dalla valanga sullo Jof Fuart, il Soccorso alpino: “Conoscevano bene la montagna, è stata una fatalità”
TARVISIO. Una fatalità per tre scialpinisti esperti di montagna e che conoscevano bene quella gola dello Jof Fuart.
A raccontare la dinamica dell’incidente in montagna, dove una valanga ha travolto due giovani scialpinisti friulani mentre un loro amico è riuscito ad evitare l’onda, è Stefano Rosenwirth, vice capo stazione del soccorso alpino di Cave del Predil.
“Stavano scendendo lungo il canale – racconta il vice capo stazione – quando si è staccata una valanga di scorrimento che ha trascinato giù, per quasi cinquecento metri, i due escursionisti. Il terzo è riuscito a salvarsi perché fuori dalla traccia del lastrone di neve. Non c’è stato nulla da fare per le vittime”.
È successo lungo la gola nord-est del Jôf Fuart, nel territorio del Comune di Malborghetto Valbruna. Hanno raggiunto la zona gli operatori del 118, l’elisoccorso, i vigili del fuoco, i carabinieri e gli uomini del soccorso alpino che si sono subito attivate anche con le squadre cinofile. Recuperati prima in quota i corpi delle due vittimi, la squadra dei soccorritori ha poi raggiunto l’unico superstite.
“Le dinamiche erano evidenti: non c’è stato molto da fare per loro. Si è staccato il lastrone di neve all’inizio della discesa, forse avevano iniziato a sciare da poco o comunque percorso poche centinaia di metri”, ha aggiunto Rosenwirth.
Tutti i componenti del gruppo erano scialpinisti molto esperti di montagna. “Ci sono delle fatalità che non si possono controllare. Puoi prendere precauzioni ma anche in momenti sicuri le valanghe possono esserci”.
Il canale, molto impegnativo soprattutto per la pendenza, era una zona conosciuta dai tre che erano “tecnici di riguardo, che conoscevano i rischi della montagna”