Udine, nei prossimi anni in pensione 25 medici di base: quali hanno l'ambulatorio in città e come fare per sostituirlo
UDINE. Nei prossimi anni ci sarà un consistente ricambio dei medici di medicina generale in città. Quasi uno su tre andrà in pensione per raggiunti limiti di età, senza avere la certezza che tutti saranno sostituiti in breve tempo. Per questo i cittadini dovranno far fronte al cambio di professionisti, che dal punto di vista sanitario, sono stati al loro fianco da decenni.
I numeri
Per comprendere l’entità del problema basta dare qualche numero. Nell’ambito dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, oggi operano 486 medici di base. Nei prossimi dieci anni quelli destinati ad andare in pensione saranno 200. Per quanto riguarda il Distretto sanitario di Udine (che comprende, oltre alla città, anche i comuni dell’hinterland), i medici di base in servizio oggi sono 102 (64 solo in città), 40 dei quali sono pronti ad andare in quiescenza nel giro di qualche anno (25 quelli in odore di pensione a Udine). A questi si aggiungono 19 pediatri su tutto il territorio dell’AsuFc ormai prossimi all’età pensionabile.
L'ordine dei medici
Il presidente dell’Ordine dei medici di Udine, Gian Luigi Tiberio, non nasconde una certa preoccupazione per la situazione che si sta venendo a creare in Friuli. «Nel giro di pochi anni siamo passati da un surplus di personale sanitario a un rischio concreto di depauperamento. Già oggi – ricorda il presidente – è complicato trovare un sostituto nel caso di malattia o di ferie di un medico, per non parlare del personale da utilizzare per i turni della guardia medica. Le criticità sono state portate all’attenzione delle istituzioni, e della Regione in particolare, e ora è il momento di accelerare nella ricerca di possibili soluzioni in grado di coprire le falle che inevitabilmente verranno a crearsi», conclude Tiberio.
La problematica
La città di Udine resta un luogo ancora ambito dai medici di base, ma la sostituzione dei professionisti, una volta scattata l’età pensionabile, non è mai semplice. Va peggio nelle zone più periferiche dell’Azienda sanitaria, ma spesso e volentieri anche territori più “a portata di mano” come Pagnacco o Tavagnacco restano scoperti per mesi se non per anni. Capita anche a Udine, ma più di rado. Nel complesso, in Friuli Venezia Giulia, sono venti le posizioni ancora scoperte. Ancora peggiore lo stato della continuità assistenziale (la vecchia guardia medica), dove i buchi in organico superano quota 120. Il vero problema è che i medici di medicina generale e pediatri non sono dipendenti del servizio sanitario, ma liberi professionisti incaricati di pubblico servizio. Possono quindi scegliere dove insediarsi. Costituisce un problema anche l’elevato numero di pazienti per ogni medico: in Fvg il rapporto è di 1. 300 residenti per ciascun professionista, ma in una città come Udine si può salire fino a quota 1. 500.
Come comportarsi
Molti cittadini del capoluogo friulano, nei prossimi anni, dovranno far fronte a un cambio del medico di base. Nel caso di un pensionamento, è la stessa AsuFc che di solito comunica direttamente il nome del sostituto chiedendo al paziente di accettare il subentro. Quando però l’avvicendamento non è immediato, il cittadino può scegliere a quale medico affidarsi nel proprio comune di residenza. È sufficiente recarsi negli uffici anagrafe del distretto di via San Valentino 18. I documenti da portarsi dietro sono la carta di identità, la tessera sanitaria e il certificato di residenza. Non sarà richiesto di motivare la scelta di un medico rispetto a un altro. E ovviamente il cambio o il subentro sarà gratuito e immediato.
Come si sottolinea sul sito dell’AsuFc, il medico di medicina generale non è tenuto alla consegna del proprio archivio sanitario. A differenza della cartella clinica ospedaliera, questa scheda rappresenta un documento d’uso personale del medico che non prevede obbligo di consegna al paziente o al nuovo medico di medicina generale scelto. L’azienda sanitaria, quindi, consiglia la corretta archiviazione della propria documentazione sanitaria la fine di ricostruire in modo agevola la propria storia clinica.