Sedici gol contro sette, Simy ha doppiato l’Udinese: servirà la miglior difesa
UDINE. «Non facciamo gol neanche a porta vuota». La frase uscita a caldo dopo la sconfitta con il Torino dalla bocca di Luca Gotti era un misto di delusione e frustrazione. Non che contro i granata i bianconeri abbiamo creato una quantità industriale di occasioni, ma quella fallita da Molina senza il portiere avversario tra i pali è stata davvero qualcosa di raro da vedere su un campo di serie A. Numeri alla mano, però, non si può puntare l’indice contro l’esterno argentino, decisamente la nota più lieta tra i volti nuovi di questa stagione, bensì su un attacco che tra senatori e acquisti più recenti ha continuato a mantenere un rendimento decisamente insufficiente.
Dando un’occhiata ai numeri di questa stagione si scopre che l’Udinese domani andrà a Crotone, sul campo dell’ultima in classifica, con una dote di appena sette gol segnati dagli attaccanti a disposizione di Gotti se si tolgono i due di Lasagna (ceduto a gennaio al Verona) e i quattro degli infortunati Pussetto e Deulofeu (3 l’argentino e 1 lo spagnolo). Il dato fa ancora più scalpore se si considera che dall’altra parte c’è un attaccante, Simy, che di gol ne ha segnati addirittura 16 nei 2.222 minuti spalmati in 30 presenze. Il nigeriano finito sul taccuino di Gino Pozzo (in ottica di mercato) va a segno una volta ogni 139’, ovvero una partita e mezza. Non solo: nel 2021 è il secondo marcatore della serie A con 12 reti dietro a Cristiano Ronaldo (13) e davanti a Vlahovic (11). Il secondo cannoniere dei calabresi è Messias a volte schierato seconda punta altre mezzala che di gol ne ha segnati otto, più di tutti gli attaccanti di Gotti. Il dato fotografa in maniera inquietante il problema del gol che non da oggi attanaglia l’Udinese che dopo il periodo targato Di Natale ha avuto in Zapata-Thereau la coppia d’attacco migliore.
È evidente che è meglio avere una squadra equilibrata che si ritrova attaccanti che segnano con il contagocce ma che ha 11 punti di vantaggio sulla terz’ultima, piuttosto che una con due punte da 24 gol ma che si ritrova ultima. L’Udinese nel 2010 si salvò a due giornate dalla fine pur potendo contare sui 29 gol con cui Di Natale vinse la classifica dei cannonieri.
Detto che le assenze di Deulofeu e soprattutto Pussetto in fase di finalizzazione hanno complicato terribilmente il lavoro di Gotti, resta indiscutibile il deludente rendimento degli attaccanti bianconeri. Se hanno segnato poco non è perché l’Udinese non crea, ma perché loro sprecano troppo: vengono alla mente gli errori di Nestorovski (peraltro decisivo con le due reti segnate a Torino e Fiorentina) con Bologna e Lazio, a quelli di Okaka con Parma all’andata e Lazio al ritorno. Certo, come occasioni fallite nessuno ha fatto peggio di Lasagna: 4 gol tra Udinese e Verona e 18 occasioni sprecate. Simy, invece, è il terzo attaccante più efficace nei top campionati europei: il centravanti del Crotone ha segnato 16 gol su 44 tiri (36,36%), meglio di lui hanno fatto un certo Lewandovski (37 gol in 93 conclusioni: 37,63%) e Kevin Volland del Monaco (14 centri in 36 tiri: 38,89%). Della serie: perché l’Udinese vinca a Crotone non dovranno solo svegliarsi gli attaccanti, ma dovranno tenere le antenne dritte pure i difensori.