Il Rotary entra in campo a Voghera «Gestiremo una linea vaccinale»

Il caso

/ voghera

«Ci siamo subito messi a disposizione del Comune e poi dell’Asst per dare un contributo concreto a combattere la pandemia. Se ci sono delle polemiche, beh, questo mi dispiace, ma noi siamo un’associazione seria di gente per bene che lavora per servire la comunità».

Un progetto innovativo

Chi parla è Maria Mercedes Orrico, la presidente del Rotary Club Voghera, e parla a nome di tutti e quattro i club del gruppo Castelli Pavesi (quindi Rotary Club Voghera, Rotaract Voghera, Rotary Club Valle Staffora, Rotary Club Oltrepo e Rotary Club Pavia Est Terre Viscontee). Proprio da Voghera, infatti, è partito il progetto di gestione da parte del Rotary di una delle otto linee vaccinali dell’hub cittadino, una delle quali è già in carico alla Croce Rossa mentre le altre sette sono a cura dell’Asst.

«Nei prossimi giorni i nostri volontari, medici, paramedici, infermieri e personale amministrativo, saranno all’Auser per farsi carico, appunto, di una linea vaccinale (che dovrebbe essere operativa il 26 aprile, ndr)». È indubbiamente un progetto innovativo questa collaborazione tra Rotary e Asst, al punto che la recentissima convenzione, firmata lo scorso 8 aprile, è già presa da esempio dagli altri Rotary della Lombardia.

«Siamo il primo caso della provincia di Pavia, credo anche della Lombardia, probabilmente di tutta Italia – dice, con orgoglio, Maria Mercedes Orrico –. Abbiamo coinvolto, per adesso, una sessantina di persone, con diverse competenze e diverse disponibilità orarie. Stiamo organizzando tutto in modo che al momento di partire sia assicurato il funzionamento della linea vaccinale sette giorni su sette, dalle otto del mattino alle otto di sera».

L’orgoglio di Orrico ha in realtà radici profonde che arrivano alla fine degli anni Settanta quando proprio l’impegno a livello mondiale dei Rotary contribuì all’eradicazione della poliomielite nelle Filippine e poi in molti luoghi del mondo: grazie al Rotary (e ai suoi partner) oltre 2,5 miliardi di bambini hanno ricevuto il vaccino orale antipolio. E ora c’è il Covid.

Piccole polemiche

La notizia dell’intervento dei Rotary nella fase della vaccinazione a Voghera, ha però suscitato qualche reazione non del tutto positiva. In primis, anche sulla scorta di quanto accaduto in Italia in questi mesi, il sospetto che il Rotary, con questa “messa a disposizione” volesse ottenere dei privilegi nella vaccinazione dei suoi soci. E non solo soci, visto che nella convenzione si parla di “soci e non soci”.

«Mi dispiace che si sia sempre alla ricerca di un lato negativo – ribadisce, amareggiata, la presidente del Rotary Voghera –. Potrei rispondere così: i quattro presidenti dei club non sono vaccinati. Anzi, le dirò, domani e nei prossimi giorni sarò lì a lavorare per predisporre la linea di vaccinazione protetta solo dalla mascherina. Mi vaccinerò solo quando, come previsto dalle disposizioni del generale Figliuolo, dovrò farlo per prestare assistenza alle persone che dovranno vaccinarsi. I “non soci”? Guardi, sono persone aderenti ai club, simpatizzanti, non persone che arrivano per strada, amici degli amici. Ognuno di loro, persone serie che abbiamo selezionato con grande attenzione, ha dato disponibilità per aiutare. Le posso garantire che non ci saranno privilegi, che le persone che saranno vaccinate al nostro interno saranno quelle che, doverosamente, lo dovranno essere».

Il “caso Lions”

Ma non c’è solo il Rotary. Altre associazioni avrebbero voluto dare il loro contributo ma non sarebbero state prese in considerazione. Ad esempio, i Lions. «Lungi da noi fare polemica con i Rotary, proprio non ci interessa – dice Umbero Guarnaschelli, presidente Lions Voghera – ma come accade in tutta Italia, anche a Voghera ci eravamo messi a disposizione del Comune e dell’Asst. Non ci è mai arrivata una risposta. O meglio, ci hanno detto che servivano medici e che i medici iscritti ai Lions avrebbero potuto registrarsi. Degli altri volontari, non c’era bisogno». «È andata così – conferma la vice presidente Lions Mariella Bergognone – volevano solo medici. Ma niente polemiche: ricordiamo solo all’Asst, a questo punto, che siamo disponibili». —