“Foiba rossa” agli studenti di Cittadella. Sul web esplode la polemica
CITTADELLA. “Foiba Rossa” regalato dal Comune ai ragazzi di prima superiore, il discusso fumetto su Norma Cossetto fa esplodere la polemica anche all’ombra delle mura. Un paio di anni fa l’opera era stata al centro di uno scontro al calor bianco fra l’assessore regionale Elena Donazzan e l’Anpi, ora la querelle si sposta a Cittadella, con l’iniziativa del municipio che infiamma i social.
Il fatto: gli studenti della Pierobon – che l’anno scorso hanno partecipato al concorso “Il Giorno del Ricordo” – stanno ritirando in questi giorni le proprie copie di “Foiba Rossa – Norma Cossetto. Storia di un’italiana”, che l’amministrazione guidata dal sindaco leghista Luca Pierobon ha deciso di donare come premio. Ma il fumetto divide.
La discussione in queste ore si è infiammata sul web ed il Pd con la segretaria Laura Frigo prende posizione e definisce «vergognosa» la scelta del Comune: «Questo fumetto non è altro che un sottoprodotto di propaganda fascista di pessima qualità, sotto ogni punto di vista, da quello storiografico a quello grafico, da quello didattico a quello educativo. Fumetto già rifiutato da altre scuole – come a Limena – non solo per la violenza grafica, esplicita e gratuita», insistono i Dem, «ma anche per le molte inesattezze storiche che contiene, che non fanno onore alla verità storica e al dramma dei tanti morti durante la seconda guerra mondiale, nelle foibe e non solo. Le ultime tavole di questa graphic novel ritraggono inoltre il corpo della povera Cossetto agonizzante, legata con corde, con i seni scoperti e una pozza di sangue tra le gambe: una violenza grafica gratuita e inadatta ai giovanissimi a cui si vuole presentare».
Pierobon rivendica il profilo istituzionale: «I partiti non c’entrano nulla e l’iniziativa è stata condivisa con l’Unione degli Istriani. I libri sono in biblioteca, i ragazzi che adesso sono alle superiori possono liberamente andarli a prendere. Immagini cruente? Sfido a raccontare i peggiori drammi della guerra senza tratti forti. A me interessa ribadire un concetto: nulla giustifica le uccisioni, le morti non hanno colore, questo è il messaggio che vogliamo trasmettere su un pezzo di storia poco raccontato. Forse i democratici dovrebbe ricordarsi di partecipare il 10 febbraio al Giorno del Ricordo, le vittime delle foibe e dell’esodo, non li ho mai visti».
E il consigliere comunale e segretario locale di Fratelli d’Italia Luigi Sabatino rivendica: «Se io riconosco e rinnego quello che ha fatto di male il fascismo, non si può dire che gli illuminati di sinistra siano in grado di fare altrettanto nei confronti dei crimini perpetrati dai loro idoli ideologici. In qualità di presidente del Comitato 10 febbraio mi impegno a diffondere la conoscenza della storia del confine orientale». —
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