Covid, inchiesta su mascherine cinesi: D’Alema persona informata sui fatti. Ex premier presto ascoltato dai pm
L’ex presidente del consiglio, ed ex ministro, Massimo D’Alema sarà ascoltato in qualità di persona informata sui fatti dai magistrati che stanno indagando sulla fornitura di 5 milioni di mascherine e 430mila camici, venduti come dpi, ma “senza la necessaria procedura di validazione”, questa l’ipotesi al centro dell’indagine. D’Alema non è tra gli indagati.
Il nome di D’Alema sarebbe spuntato in alcune intercettazioni telefoniche, alcuni indagati sarebbero anche stati immortalati mentre entravano nella sede della fondazione che presiede. I magistrati romani pare vogliano sentire anche Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all’Economia.
La fornitura al centro dell’inchiesta è quella della European Network TLC, i riflettori sono dunque puntati sul legale rappresentate, Andelko Aleksic, su Vittorio Farina suo delegato e sull’amministratore di un’azienda britannica che avrebbe procurato una certificazione fasulla, Domenico Romeo. Camici e mascherine sono finiti soprattutto nel Lazio e in Sicilia.
Tra gli indagati figurano Francesco Saverio Romano, ex ministro dell’Agricoltura con Silvio Berlusconi premier, e a Roberto De Santis, imprenditore vicino a D’Alema, che come detto non risulta sotto inchiesta.
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