In Italia calano i morti ma il contagio aumenta
Mentre in Italia si cerca di riaprire, il virus continua a circolare e uccidere. Anche nel nostro paese, dove pure il quadro complessivo risulta meno grave che in gran parte del mondo.
MENO MORTI MA PIù CASI
Aumentano i casi di contagio registrati nelle ultime 24 ore in Italia: sono 16. 974, quasi mille in più rispetto a mercoledì quando i nuovi positivi accertati erano stati 16. 168. Sale il tasso di positività che si attesta al 5, 3 per cento (era al 4, 8) ma il bollettino del ministero della Salute segnala anche una riduzione dei decessi: 380 le vittime ieri, mercoledì erano stati 469. Ancora in calo i ricoveri nelle terapie intensive: -73 rispetto a mercoledì per un totale di 3.417.
ALLARME PER l’EUROPA
Il vecchio continente ha superato la soglia psicologica del milione di decessi per Covid, mentre la situazione resta «grave» con 1, 6 milioni di nuovi casi confermati ogni settimana, ovvero 160 ogni minuto. A fornire il bilancio è Hans Kluge, responsabile dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per i 53 paesi europei, mentre è questione di ore perché un’altra soglia sia superata: la Francia si appresta a contare oltre 100mila decessi, terzo dopo Regno Unito (127mila) e Italia (oltre 115mila) .
TRE MILIONI DI MORTI
A livello globale, la Johns Hopkins University conta quasi 3 milioni di morti: le Americhe sono il continente più colpito, seguite dall’Europa. Stati Uniti, Brasile e Messico contano insieme oltre 1,1 milioni di morti. Kluge ha invitato l’Europa a non abbassare la guardia e velocizzare le vaccinazioni, mentre le varianti spingono le nuove infezioni.
EFFETTO VACCINI
Il rappresentante dell’Oms ha parlato di «primi segni che la trasmissione potrebbe rallentare in diversi Paesi» e citato «l’incidenza in calo» tra i più anziani. L’incidenza dei decessi tra gli ultraottantenni è calata del 30 per cento, il dato più basso da inizio pandemia. Il Regno Unito in particolare ha visto contagi e morti scendere drasticamente da gennaio, grazie alla campagna vaccinale e a un lockdown prolungato.
CATASTROFE BRASILE
La situazione nel mondo è molto diversa in base a dove si guarda. Israele è tornato a una parvenza di normalità, grazie al tasso di vaccinazione più alto al mondo. L’India è invece in allarme, con contagi schizzati oltre 200mila in 24 ore che hanno spinto a convertire gli hotel in ospedali. E in Brasile la situazione è sempre più drammatica, con oltre 3mila decessi al giorno che hanno portato a più di 360mila il totale (oltre 13,4 milioni i contagi). E a causare altre sofferenze e morti è la carenza di sedativi: un’infermiera dell’ospedale Schweitzer di Rio de Janeiro ha raccontato che i pazienti più gravi vengono intubati da svegli e tenuti legati ai letti. Un’altra infermiera, dell’ospedale São José ha spiegato che parte dei decessi per Covid è legata alla mancanza dei farmaci: «Non ci sono medicinali, non ci sono sedativi. I medici sono disperati, piangono, non ci sono nemmeno siringhe e aghi». Ma l’aspetto più preoccupante riguarda i bambini: secondo i dati ufficiali diffusi dal ministero della Salute, tra febbraio 2020 e il 15 marzo 2021 il Covid ne ha uccisi almeno 852 fino a 9 anni di età, tra cui 518 neonati. Questo numero sarebbe però superiore oltre il doppio, afferma l’epidemiologa Fatima Marinho dell’università di San Paolo, poiché a molti bimbi non è stato possibile effettuare un tampone. —