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Апрель
2021

Il cineasta e Ferrara «Istituire al più presto un gruppo di lavoro sul museo Antonioni»

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Fari ancora puntati sul futuro del Museo Antonioni. L’appello lanciato da Michele Ronchi Stefanati nelle settimane scorse dalle pagine de la Nuova Ferrara non è rimasto inascoltato. Il docente e ricercatore ferrarese chiedeva non solo di prendere in considerazione Palazzo Prosperi Sacrati come sede ideale del museo Antonioni, ma anche di istituire al più presto una commissione di esperti internazionali capaci di dedicarsi in maniera competente alla causa. Obiettivo arrivare a un progetto dettagliato capace di indicare fattura del museo, tempi di realizzazione e data di inaugurazione. Gli architetti Andrea Malacarne e Michele Pastore, rispettivamente presidenti di Italia Nostra e Ferrariae Decus, concordano con Ronchi Stefanati sull’importanza strategica di una commissione ma non sulla sede da lui proposta.

GLI SPAZI

«Quella della destinazione d’uso di Palazzo Prosperi Sacrati è un tema a noi caroe da anni – spiega Malacarne – insistiamo sull’importanza di una visione unitaria e di prospettiva di tutti e quattro i palazzi che formano il quadrivio rossettiano». E prosegue: «Per quanto riguarda il museo Antonioni penso che sia opportuno prima stilare un progetto e poi individuare lo spazio idoneo ad accoglierlo». Dello stesso parere è Pastore che sposa l’idea della commissione ma non quella di Palazzo Prosperi Sacrati. «Sono un sostenitore di Palazzo Massari perché – spiega la guida di Ferrariae Decus – penso sia quella la sede ideale per il museo dedicato al regista. L’edificio fungerebbe da polo, con diversi spazi e percorsi e questo consentirebbe ai turisti venuti per Antonioni di scoprire dell’altro e viceversa». Parere discordante con quello della vedova Enrica Fico Antonioni. A lei l’ipotesi del museo a Palazzo Massari non è mai piaciuta. «Non è adeguato e non ha la luce giusta», aveva detto alla Nuova. Tra i suoi suggerimenti, in parte condivisi anche dal presidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi, c’era Palazzina Marfisa d’Este. «Lì si respirano l’aria e il cinema di Michelangelo», aveva aggiunto la vedova. Per il momento, con il Covid che continua a tenere sotto scacco il mondo della cultura, l’assessore competente del Comune di Ferrara, Marco Gulinelli, preferisce non sbilanciarsi. «Purtroppo questa situazione sta rallentando tutto. Con Enrica avevamo intenzione di vederci a Ferrara, effettuare sopralluoghi, visionare il fondo e discutere a quattrocchi del museo. Purtroppo – dice Gulinelli – tutto questo non è ancora stato possibile a causa delle limitazioni ma non appena sarà possibile spostarsi ci incontreremo». E sottolinea: «Siamo tutti animati dalla volontà di fare il meglio per il museo Antonioni».

Samuele Govoni

© RIPRODUZIONE RISERVATA




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