Redon e i cartoni della solitudine
Fra le relazioni familiari nelle vite degli artisti non esiste forse caso più toccante del rapporto che legò Odilon Redon a suo figlio Arï. L’investimento particolare del padre si spiega in parte con la perdita, a poche settimane dalla nascita, del primogenito Jean, dagli «occhi imbevuti di splendore notturno»: era nato nel maggio 1886. Un anno dopo, nel suo diario, Redon esprime tutta la sua desolazione: «… nel silenzio, al primo momento indolente, il richiamo si fa sensibile … Continua
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