La Formula 1 sbarca in Emilia Romagna, a Imola, per il secondo appuntamento della stagione dopo quello in Bahrain. Per la Ferrari si tratta di una delle due gare di casa, insieme ovviamente a Monza: un appuntamento affascinante, perché quello con il circuito di Imola per la Rossa è un rapporto davvero molto speciale. Sainz e Leclerc (quarto al termine delle qualifiche) sono chiamati a fare qualcosa di importante, dopo che nella gara di apertura della stagione hanno chiuso rispettivamente al sesto e all'ottavo posto. Una Ferrari che difficilmente potrà puntare al successo, ma che sembra nata decisamente meglio rispetto alla sorella di dodici mesi fa.
Per il resto, il circuito di Imola è pronto a regalare emozioni al popolo della Formula 1: dalla Tosa alla Rivazza, dalla Piratella alle Acque Minerali, dalla variante Villeneuve a quella del Tamburello, curve entrate nella storia dell’automobilismo e simboli di un posto magico. L'anno scorso vinse Hamilton, il grande favorito anche questa volta, come conferma la pole conquistata nelle qualifiche, che dovrà però fare i conti con le Red Bull di Sergio Perez e di Max Verstappen, già protagonista in Bahrain (dove ha chiuso al secondo posto).
Imola, d'altronde, vuol dire da sempre Formula 1 ai suoi massimi livelli, nonostante l'assenza dal calendario per ben 13 stagioni, dal 2006 fino allo scorso anno. Una lunga storia fatta di vittorie, tragedie, grandi nomi e curiosità che forse non tutti conoscono.
Terzo cambio di nome
Quello che si correrà domenica sarà, ufficialmente, il Gran Premio dell’Emilia Romagna, così come voluto dagli organizzatori di Liberty Media. Si tratta della terza denominazione diversa utilizzata nella stessa gara, dopo quelle di Gran Premio d'Italia il 14 settembre 1980 (strappato temporaneamente a Monza su forte pressione di Enzo Ferrari) e Gran Premio di San Marino dall'anno seguente e per 26 edizioni fino al 2006.
Formula 1 Gran Premio dell'Emilia Romagna 2020, Charles Leclerc
Michael Schumacher re di Imola
Il pilota che ha ottenuto più successi a Imola è Michael Schumacher, primo sul
traguardo per ben sette volte tra il 1994 e il 2006 (il tedesco vanta anche il primato di podi conquistati, ben 12).
Dietro di lui Ayrton Senna e Alain Prost a quota tre, una differenza che si spiega con il fatto che nelle ultime 27 gare disputate sul tracciato imolese si contano ben 15 vincitori diversi. Il record di pole position, invece, appartiene a Senna con otto partenze dalla prima casella della griglia. Proprio la qualifica rischia di essere determinante come lo è stata in passato: nove gare su 27 le ha vinte il pole-man, altrettante il pilota partito dal secondo posto. A vincere la gara è sempre stato un pilota scattato dalle prime cinque posizioni, non oltre.
Formula 1 Gran Premio dell'Emilia Romagna 2020, Hamilton, Bottas, Ricciardo
Quel tragico 1994
Imola, purtroppo, riporta alla mente uno dei weekend più drammatici nella storia della Formula 1, quello in cui morirono prima l'austriaco Roland Ratzenberger e poi Ayrton Senna. In realtà gli eventi drammatici iniziarono già dal venerdì quando, durante le prove libere, Rubens Barrichello fu protagonista di uno brutto incidente, con la sua Jordan che finì contro le recinzioni dopo aver scavalcato le gomme di protezione. Il pilota, fortunatamente, ne uscì illeso. Sabato 30 aprile, invece, Ratzenberger perse il controllo della sua macchina e si schiantò alla curva Villeneuve, rimbalzando in pista ormai senza vita, e a nulla servirono i soccorsi e la corsa in ospedale. Domenica 1° maggio la stessa sorte toccò ad Ayrton Senna, che finì contro il muro alla curva del Tamburello per la rottura del piantone dello sterzo. Il mondo intero trattenne il fiato, poche ore più tardi arrivò la drammatica conferma della morte di uno dei più grandi di sempre.
La nascita di Imola
L'idea del circuito venne a quattro amici imolesi appassionati di corse automobilistiche, Alfredo Campagnoli, Graziano Golinelli, Ugo Montevecchi e Gualtiero Vighi, che individuarono nella zona tra la sponda destra del fiume Santerno, il Parco delle Acque Minerali e le colline la zona dove far nascere il nuovo circuito. Il 22 marzo del 1950 venne posta la prima pietra, ma il collaudo avvenne quasi due anni e mezzo più tardi, il 19 ottobre 1952: fu Enzo Ferrari in persona a ordinare che venisse spedita una sua macchina (si trattava di una Ferrari 340 Sport) per il primo giro di pista sul nuovo tracciato.
Il battesimo ufficiale fu il 25 aprile 1954 con la prima edizione della Coppa d'oro di motociclismo, mentre le macchine debuttarono due mesi dopo, il 20 giugno, in una gara valida per la Conchiglia d'oro.
La prima volta della Formula 1 fu il 21 aprile 1963 con una gara non valida per il Mondiale e vinta da Jim Clark con la Lotus.
Formula 1 Gran Premio dell'Emilia Romagna 2020
Maledizione finlandese
Decisamente particolare la statistica che mette in luce il controverso rapporto tra Imola e i piloti finlandesi: nessuno di loro ha mai vinto all'autodromo intitolato a Enzo e Dino Ferrari. Anzi, nessun pilota finlandese ha mai vinto una gara di Formula 1 in Italia, comprendendo quindi anche Monza e Mugello.
Solo Valtteri Bottas è riuscito ad avvicinarsi al successo conducendo per alcuni giri i GP d’Italia (2017, 2018, 2019), di Toscana (2020) ed Emilia Romagna (2020), dove lo scorso anno terminò secondo dietro Lewis Hamilton dopo aver conquistato la pole position.
Come vederlo in tv
L'intero fine settimana del gran premio di Imola lo si potrà seguire sia su Sky Sport Formula 1 (canale 207) che su TV8, che manderà in onda in chiaro e in diretta sia le prove di sabato (alle 14) che la gara domenica (il via alle 15). Prima e dopo spazi dedicati agli approfondimenti, con le conferenze, le interviste ai piloti e l'analisi tecnica in Paddock Live.
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