A Ferrara permessi disabili di morti e infermi. In Comune indaga una commissione
FERRARA. Controlli a campione sui permessi Ztl dei disabili. Oltre alla stretta sulle targhe “agganciate”, che scendono da cinque a due, il nuovo Regolamento in vigore da maggio prevede l’istituzione di una commissione tecnica con il compito di controllare a campione i permessi in circolazione, per accertarne la regolarità e la correttezza d’uso. «Purtroppo c’è chi confonde i diritti con i privilegi, e non si tratta tanto dei disabili quanto dei parenti» sottolinea Carlos Dana, garante comunale dei disabili, che ha collaborato alla stesura del Regolamento. La Commissione è un inedito per Palazzo municipale, anche se c’è chi ricorda come un lavoro simile sia già stato attivato, e poi caduto nel dimenticatoio tra le polemiche, un paio di anni fa.
GLI ABUSI
A elencare gli abusi nell’utilizzo dei tagliandi sono gli stessi disabili. «Si va da chi fotocopia il permesso originale e poi lo mette sul cruscotto dell’auto, per parcheggiare nei posti riservati, a quelli che hanno i parenti allettati o in casa di riposo e viaggiano ugualmente con il contrassegno, fino a chi espone direttamente il pass di un deceduto» è ancora Dana a parlare. E sono anni che i residenti in particolare del centro storico fanno notare il moltiplicarsi delle auto in sosta nei posti riservati, con contrassegni sovente improbabili anche a prima vista.
Del resto Ferrara è una delle città italiane che rilascia più pass disabili: il conteggio aggiornato all’anno scorso dell’Ufficio permessi riporta oltre 4.000 tagliandi in circolazione. Bisogna considerare peraltro che la cifra comprende anche i pass di Masi Torello e Voghiera (il servizio è in comune), e che l’incidenza di anziani sul territorio è molto alta.
IL RIMEDIO
La commissione di controllo ha una composizione tecnica, comprende un rappresentante dell’Ufficio mobilità del Comune e potrà interloquire con i medici Inps. «La composizione è già stata definita e presto c’insedieremo - spiega Monica Zanarini, dirigente della Mobilità - È chiaro che non entreremo nel merito delle assegnazioni dei permessi, né dei controlli su strada che spettano alla Polizia locale: si tratta di svolgere un lavoro molto delicato, che andrà studiato attentamente».
IL PRECEDENTE
È la natura “a campione” dei controlli che non convince l’ex responsabile dell’Ufficio disabilità (si chiamava Benessere) del Comune, Fausto Bertoncelli. «Basterebbe ripartire dal lavoro svolto per tre anni dall’ufficio, su impulso dello stesso Comitato area disabili che ora appoggia l’istituzione della commissione - è la polemica sottolineatura di Bertoncelli - All’epoca, prima del cambio di giunta, avevamo controllato uno per uno mille contrassegni dopo un lavoro sul campo svolto dalla Polizia municipale, individuandone 50 intestati a persone decedute e un numero considerevole di difformità: per capirci, pass provvisori che diventavano permanenti, quindi rinnovabili con il semplice certificato medico». L’allora sindaco Tiziano Tagliani inviò in Procura una lettera per segnalare i casi dei pass intestati ai defunti; del dossier-difformità, invece, non si più saputo nulla. —
Stefano Ciervo
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