I 19 vini bianchi friulani nella superclassifica: al top Livon con il Braide Alte
UDINE. Sono ben 19 i vini bianchi friulani che entrano nella Top 100 della “classifica delle classifiche” elaborata dalla rivista Gentelmen di Milano Finanza. Gli esperti hanno preso in considerazione i giudizi delle sei maggiori guide di settore (Gambero Rosso, Bibenda, Vitae, Veronelli, Cernilli e Maroni), unificato e sommato i voti per poi stilare l’elenco dei migliori.
E al terzo posto assoluto, quindi sul podio nazionale, c’è il Braide Alte 2018 dell’azienda Livon di Ruttars, un uvaggio di Chardonnay, Sauvignon, Picolit, Moscato giallo provenienti dai vigneti del Collio di Ruttars, in Comune di Dolegna, che ogni anno dà alla famiglia di vignaioli grandi soddisfazioni.
Al quinto posto il bianco Pomedes, sempre annata 2018, di Scubla, altro nome blasonato questa volta dei Colli Orientali del Friuli, che ha totalizzato 562 punti. Settimo posto nazionale e terzo tra i corregionali per il Sauvignon Piere 2018 di Vie di Romans, la tenuta di Gianfranco Gallo che fa parte della Doc Isonzo, con 557,5 punti.
Alcune aziende come la stessa Vie di Romans, ma anche Lis Neris, Castello di Spessa e Venica&Venica, hanno piazzato più di una loro bottiglia nella superclassifica. Tra gli altri premiati il Biancosesto della Tunella, l’Arbis Blanc 2017 di Borgo San Daniele, il Miò Fiori di Leonie di Zorzettig, il Sauvignon 2019 di Borgo Conventi, la storica azienda di Capriva rilevata un paio di anni fa da Villa Sandi dell’imprenditore Giancarlo Moretti Polegato, il Duality di Specogna e il Genesis di Valentino Butussi.
Un ottimo risultato, dunque, per il vigneto Friuli, anche se i primi due posti della graduatoria sono occupati dallo Chardonnay Cuvee Bois 2018 della cantina Les Cretes in Valle d’Aosta e dal Cervaro della Sala 2018 dell’umbro Castello della Sala. Tra i territori c’è un testa a testa tra Alto Adige e Friuli, seguiti da Marche e Veneto, Lazio, Campania e Sicilia.
In casa Livon, naturalmente, c’è grande soddisfazione per il premio al Braide Alte. «Siamo davvero orgogliosi di questo riconoscimento così prestigioso – racconta Matteo Livon, co titolare dell’azienda -. Il nostro Braide Alte 2018 diventa così il primo vino friulano in assoluto a conquistare questo podio, frutto di dedizione, impegno, grande passione e amore per la nostra terra.
Un territorio, quello del Collio, disseminato di eccellenze vitivinicole, ambasciatrici di un’identità e di una qualità che siamo felici abbia trovato il giusto riconoscimento nella classifica dei Top bianchi italiani che vede premiate molte realtà della nostra zona.
Questo è un segnale che ci riempie di orgoglio, nella consapevolezza che mai come oggi solo la sinergia e la collaborazione tra le realtà produttive che animano il territorio potrà ridare slancio e vigore al settore vitivinicolo e a questa area produttiva unica nel suo genere». Nel contesto di una viticoltura alla ricerca della massima qualità e rispetto dell’ambiente, la famiglia Livon occupa da anni un posto d’onore. Azienda che dal 1964 ha interamente dedicato la sua passione per la ricerca dell’eccellenza, valorizzando il Collio, terra da sempre vocata per i grandi vini bianchi. Il Braide Alte, considerato la punta di diamante di Livon, estremamente rappresentativo di questa terra di confine, è un autentico viaggio nell’anima più profonda della viticoltura del territorio.
Frutto dei vigneti situati in zona Ruttars, nel Comune di Dolegna del Collio, zona altamente vocata per la coltivazione delle uve bianche. E’ prodotto con uve Chardonnay, Picolit, Sauvignon e Moscato giallo. Un blend unico nel suo genere che, nelle guide 2021, ha ottenuto i 3 bicchieri del Gambero Rosso e i 5 grappoli di Bibenda, 96 punti da Doctor Wine Cernilli, oltre a voti vicini al massimo per gli altri critici di settore.
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