Formaggi della tradizione in un caseificio al femminile

IVREA. Una realtà che da sessant’anni poggia sulle fondamenta solidissime di tre donne che si sono occupate con successo, nel tempo, della conduzione dell’attività familiare, creando una storia imprenditoriale di successo che dura tuttora e, in piena pandemia, ha saputo trovare il coraggio e l’energia per espandersi. Si tratta del Caseificio Garda, con sede ad Albiano, che lunedì 19 aprirà uno spaccio aziendale anche a Ivrea, in via San Nazario 2, per dare non solo uno spazio in centro città ai suoi prodotti, ma anche per farne conoscere la passione e la sapienza casearia che vi sono all’origine. Prodotti a chilometro zero che esprimono un’eccellenza di cui il Canavese può certamente fregiarsi con orgoglio.

«A fondare l’azienda – racconta l’attuale titolare, Luisella Zanetto, 42 anni- è stata mia nonna, Ines Garda, che diede anche il nome all’attività. Fu lei, infatti, a provare a realizzare un formaggio e, visto l’ottimo risultato ottenuto, a coinvolgere la figlia ovvero mia madre, Silvana Zuffo e, insieme a lei, ad aprire il primo caseificio, nel centro di Albiano. Negli anni Novanta, conseguito il diploma in ragioneria, scelsi di seguire le orme materne e della nonna ed entrai in azienda anche io. Nel 2008 abbiamo ottenuto il riconoscimento di Eccellenza artigiana del Piemonte, mentre risale al 2017 il trasferimento dell’attività nell’area industriale: un nuovo stabilimento nel quale continuano a essere mantenute le caratteristiche di produzione manuale del vecchio caseificio. Nel 2020 abbiamo aperto lo spaccio aziendale che ha riscosso grande successo».

«Oggi - tiene a sottolineare Luisella - accanto a me, in veste di coadiuvante, c’è mio marito Piercarlo Chini Filipetto, e ci sono sette dipendenti, Nicola Mircea, Mihai Martinas, Consuelo Ollearo, Lara Consoli, Marco Steri, Michael Ogu e Andrew Udin, tutti mossi dallo stesso entusiasmo per il proprio lavoro. La nostra attività di trasformazione raccoglie latte da 26 aziende agricole del territorio, per una produzione di oltre 30 quintali di formaggio al giorno. La raccolta del latte nelle aziende del Canavese e la conoscenza personale con ogni agricoltore ci permettono di avere la sicurezza della tracciabilità e del modo di operare di ogni nostro conferente».

E illustra: «La nostra regina è la Toma di Albiano che produciamo da 60 anni ed è un poco la base di tutti i nostri tipi di formaggi sui quali interveniamo con differenti scremature e stagionature. È un formaggio toma semigrasso, stagionato 60 giorni che presenta un gusto medio, non eccessivamente forte e adatto a tutti i palati. Sempre a base toma sono lo Stravecchio e la Maccagno, formaggio tipico biellese, più grassa, morbida e dolce, che produciamo da 40 anni e conosciamo molto bene. E poi la Toma piemontese dop: siamo, infatti, iscritti al consorzio omonimo che certifica tutti i nostri conferenti per la fornitura del latte occorrente a realizzarla. Tra i formaggi che proponiamo anche tomini freschi e sott’olio, crescenza e ricotta prodotta giornalmente. A quella dei formaggi, poi, affianchiamo la produzione di burro, quello di una volta, giallo perché non viene trattato con alcun tipo di addensante o colorante, ma semplicemente zangolato e incartato. Tutti i nostri prodotti sono privi di conservanti chimici».

«Lavoriamo - evidenzia - cercando da sempre di offrire prodotti di altissima qualità nel rispetto delle materie prime e del territorio. La nostra è una piccola realtà che cerca sempre di rinnovarsi, pur mantenendo salde le basi della tradizione che da sempre contraddistinguono i nostri prodotti e il nostro operato». E conclude: «Ci piace muoverci in assoluta artigianalità e chi verrà a comprare nel nostro spaccio non troverà, dunque, un articolo di rivendita ma di produzione. Allo spaccio ci saranno solo i nostri prodotti e l’auspicio è che la gente abbia il desiderio di venirli a provare e, soprattutto, che piacciano». —