Padova, l’Arcella inondata di volantini: «Il porta a porta crea degrado»
PADOVA. È stato già sottoscritto da centinaia di persone il questionario promosso dal comitato “No al porta a porta all’Arcella Est”, che si batte contro la nuova modalità di raccolta differenziata in partenza dal prossimo 1 giugno. I volantini sono stati depositati casa per casa e sono reperibili anche all’“Angolo della Biancheria”, in viale Arcella, alla gelateria Arcobaleno in via Aspetti e alla cartoleria “Alfa Tecnica” in via Giusto de’ Menabuoi.
Il quesito sul volantino non appare proprio neutrale: meglio «isole ecologiche sorvegliate e con tessera nominativa per pagare solo quello che si butta nel secco» oppure l’altra opzione indicata che sarebbe «il porta a porta che ha già portato all’aumento della Tari e che ti fa rinunciare a parte del tuo giardino o parcheggio auto»?
Sul volantino il comitato dei contrari spiega, in otto punti, cosa potrà succedere quando il modello organizzato dal Comune sarà applicato anche nelle strade e nelle piazze che si trovano nella cosiddetta Arcella Est, che poi è rappresentata dalle strade che si trovano a est rispetto all’asse viario Tiziano Aspetti e Guido Reni. Un modello di raccolta differenziata che però è già in funzione da mesi all’Arcella Ovest.
I detrattori però sostengono che ci sarà un aumento notevole dei costi per le famiglie (ad esempio tanti saranno costretti a pagarsi un’isola ecologica all’interno della propria proprietà), saranno eliminate numerose aree verdi, aumenteranno la sporcizia ed il degrado, salirà l’inquinamento per le continue fermate dei mezzi di raccolta, e l’arredo urbano diventerà ancora più degradato. Tra i punti contestati dal comitato anche quello per cui i bidoncini, senza pedali, saranno lasciati per giorni pieni all’aria aperta e potrebbero attirare nei mesi più caldi anche topi, scarafaggi e insetti. Tra gli organizzatori del sondaggio anche Rossella Salvan e Ubaldo Lonardi, vicepresidente del consiglio comunale in quota minoranza.—
f.pad.