Jesolo, la sanificazione delle spiagge con marchio Ue
JESOLO. Spiagge aperte dal 15 maggio, e quest’estate arriva anche la certificazione ambientale europea per la sanificazione. La costa veneta si prepara alla grande ripartenza lungo i suoi 100 chilometri di spiagge, 32 milioni di presenze, un migliaio di alberghi, 30 mila appartamenti, quasi 9 miliardi di euro di fatturato ovvero la metà del turismo veneto. Il presidente dei balneari di UnionMare Veneto, Alessandro Berton, ha lanciato anche la “Blue Zone”.
Le attività di sanificazione sulla costa veneta sono state infatti certificate. «Avranno il marchio EcoLabel della Ue», spiega, «per la sostenibilità ambientale. Il protocollo quest’anno permetterà di affermare che la costa veneziana è EcoLabel, quindi la sanificazione sarà garantita con determinati prodotti certificati dalla comunità europea. Ecco perché la costa veneta diventerà infine una vasta zona blu, con tutte le spiagge che possono vantare la bandierà blu. Il blu diventerà il colore della qualità a 360 gradi. E avremo infine una Blue Zone, intesa come zona sicura sotto tutti i punti di vista e con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale».
Quanto all’apertura della spiaggia le prospettive sono buone. «Le pressioni degli operatori sono state accolte», aggiunge Berton, «non c’era nulla di certo dopo l’incontro a Roma con il ministro Garavaglia. Speriamo siano confermati adesso anche tutti i protocolli. In Veneto ci siamo regolati ad esempio sui 12 metri quadri di superficie per piazzola. Il ministro Garavaglia ci ha detto che riapriremo come lo scorso anno perché i protocolli hanno funzionato. Il presidente del Consiglio Draghi ha voluto però che i protocolli abbiamo un ultimo passaggio sul tavolo del comitato tecnico scientifico e quindi non sappiamo ancora cosa potrà succedere".
"Confidiamo non cambi nulla, ma in ogni caso stiamo lavorando ancora per la sicurezza». Il sindaco di San Michele al Tagliamento Bibione, Pasqualino Codognotto, coordinatore del G20 spiagge, è fiducioso: «I segnali sono buoni, le spiagge aperte a metà maggio sono un buon viatico e credo che gli operatori possa ripartire con entusiasmo per tutte le spiagge del G 20 che rappresentano circa 60 milioni di presenze in Italia». —