Comacchiese minaccia di morte la madre e picchia il figlio piccolo
COMACCHIO. «È arrivata la tua ora, ti taglio la gola e ti ammazzo». Parole che fanno gelare il sangue, specie se sentite pronunciare dal proprio figlio. Con le minacce arrivavano poi le botte, indirizzate sia alla madre sia al proprio figlio, nemmeno adolescente. Sono mesi e mesi di maltrattamenti domestici ad avere portato la procura a chiedere l’allontanamento dalla casa familiare per un 37enne originario di Comacchio ma residente a Ravenna. Una misura disposta nei giorni scorsi dal gip, il quale gli ha anche proibito di avvicinarsi a meno di 500 metri dai luoghi frequentati dall’anziana.
L’indagine trae origine da un intervento della polizia di Stato il 21 novembre scorso, su chiamata della donna. Il figlio, così ha raccontato la vittima, l’aveva colpita con uno schiaffo facendola cadere nel divano. Erano poi seguiti altri spintoni, in uno scatto di violenza che il 37enne aveva iniziato ancor prima, prendendosela con il proprio figlioletto, “colpevole” di averlo disturbato mentre stava riposando. «Quando io dormo non dovete neanche respirare»: questa la frase finita nel fascicolo aperto per maltrattamenti in famiglia aggravati dalla minore età di una delle due vittime. L’uomo l’avrebbe colpito con uno schiaffo e successivamente con un calcio. Intervenuta in aiuto del nipote, la nonna era a sua volta stata aggredita.
Non era la prima volta. L’anziana ha detto di essere stata vittima di precedenti episodi, ma di avere deciso di non denunciare nulla per amore materno. Con il figlio disoccupato e con seri problemi legati all’abuso di alcol, l’anziana si sarebbe sobbarcata tutte le spese per il sostentamento della famiglia. Problemi che si sarebbero riflessi sulla tenuta psicologica del 37enne. —
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