Bloccati dalla neve, madre e figlio rischiano l’ipotermia: trovati grazie a una torcia
FRISANCO. La luce della torcia, in lontananza, nel buio della montagna, ha permesso ai soccorritori di avvistarli, poco prima di mezzanotte di sabato 17 aprile e di raggiungerli dopo l’una.
È stata una lunga notte quella della mamma di 45 anni e del figlio di 12 anni, residenti a Fiume Veneto, che sono stati recuperati dal soccorso alpino di Maniago dopo un’escursione che rischiava di concludersi con l’ipotermia per il ragazzino, rimasto diverse ore al buio e al freddo, a 1490 metri d’altezza.
Mamma e figlio – il padre non li ha seguiti in gita – sono partiti da casa il primo pomeriggio. Obiettivo: raggiungere la casera Salinchieit, sul sentiero 973, partendo da Casasola.
La famiglia aveva già percorso il versante nord della montagna in una precedente escursione e si era ripromessa di scoprire anche quello sud.
Attorno alle 20.30, però, la mamma si è trovata– nei pressi del Monte Rodolino, nella catena del Monte Raut- Resettum – in mezzo alla neve e senza più tracce della casera. A quel punto ha chiamato il Nue, fortunatamente in un punto in cui il cellulare aveva campo.
I soccorritori, non potendo sapere su che versante si trovassero gli escursionisti, hanno fatto partire due squadre, anche grazie all’aiuto dei vigili del fuoco di Maniago.
Una squadra è partita da Tramonti di sotto, l’altra – che poi ha avvistato la mamma e il figlio alle 23.45 – è salita a piedi dal versante sud, quello di Poffabro. Gli escursionisti erano circa a metà del tratto che collega Forcella Salinchieit alla Casera omonima: per raggiungerli ci è voluta un’altra ora di strada.
Raggiunti attorno all’una, la mamma era in buone condizioni, il ragazzino aveva dei crampi alle gambe dovuti al freddo. La temperatura era un paio di gradi sotto lo zero.
Sono stati accompagnati alla Casera, dove la squadra di cinque soccorritori salita nel frattempo dal versante Nord, dal Lago di Ca’ Selva, aveva acceso il fuoco.
Hanno tutti trascorso la notte lì. Domenica 18 l’elicottero della protezione civile è decollato alle 6.20 da Meduno per recuperare tutti e trasportarli a valle. —
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