LBA UnipolSai 13^ ritorno: l’Umana Reyer Venezia non da scampo alla Fortitudo Bologna e consolida la 4^ piazza, ora la F vede le streghe
Mestre (VE), 18 aprile 2021 – Al Taliercio l’Umana Reyer Venezia supera con il punteggio di 92-76 la Fortitudo Lavoropiù Bologna al termine di una partita equilibrata per 18 minuti fino al 38-38.
Poi l’Umana Reyer Venezia, grazie al maggior talento e alla profondità di roster, prende il comando delle operazioni e vince agevolmente.
Il migliore in campo è ancora una volta Stefano Tonut autore di 26 punti con 8/13 dal campo a cui aggiunge anche 6 rimbalzi.
Alla Fortitudo Bologna non bastano i 16 punti di Totè e Banks e i 15 ciascuno di Aradori e il rientrante Withers.
Adesso in classifica i veneti salgono a quota 34 punti frutto di 17 vinte e 9 perse consolidando la 4^ piazza (11 vittorie nelle ultime 14), mentre gli emiliani rimangono fermi a 18, con 9 vittorie e 17 sconfitte e devono stare molto attenti nelle ultime gare da giocare.
Quintetti di partenza
Venezia schiera in partenza il consueto starting five con Clark nel ruolo di play, Tonut e Chappell esterni, Stone da quattro tattico e Watt sotto i tabelloni. La Fortitudo Bologna replica con Fantinelli in regia, Banks e Aradori come guardie tiratrici, Mancinelli e Cusin sotto le plance. Tante le assenze per entrambe le squadre: padroni di casa privi di capitan Bramos, Fotu e Vidmar , mentre gli ospiti devono fare a meno di Saunders e Hunt, ma recuperano all’ultimo Withers.
Primo periodo, inzio di gara con gli attacchi ispirati 5-8 ospite con Cusin in evidenza. Venezia, però, trova un break di 8-0 con Watt, Tonut e Clark, 13-8 al 5’. La squadra di casa chiude avanti la prima frazione sul 22-16 grazie soprattutto al 6/12 complessivo dalla lunga distanza, al contrario degli ospiti che tirano 0/3.
Secondo periodo, coach Dalmonte prova la carta del doppio playmaker con Fantinelli e Baldasso: mossa che produce gli effetti sperati per la Fortitudo Bologna, 25-26 al 14’ con due bombe in fila di Withers. In questa fase della partita l’Umana è soprattutto Tonut; due bombe filate della guardia azzurra ridanno 6 lunghezze di vantaggio ai lagunari. La Fortitudo si affida a Pietro Aradori: l’esterno biancoblu mette il suo nono punto che vale il 38-38 al 18’. Ma il finale è tutto di marca orogranata e il tempo si chiude sul 46-40 con la tripla sulla sirena di Jeremy Chappell.
Terzo periodo, il primo canestro è di Cusin, con la Fortitudo che trova anche la tripla del -2 grazie alla tripla di Aradori. Venezia si affida a Stone: un suo rimbalzi, un recupero e una tripla portano i veneti sul 52-45 al 24’. La Reyer alza il consueto muro difensivo e si porta per la prima volta in doppia cifra di vantaggio, ma la formazione di Dalmonte non demorde e rientra sino al -4 (60-56 al 28’) con il liberi di Toté. L’Umana, ancora con Tonut e Clark, aumenta i ritmi andando portandosi avanti sul 69-58. Il terzo quarto si chiude con tre liberi a bersaglio di Banks per il 69-61.
Quarto periodo, De Raffaele si affida agli italiani schierandone quattro contemporaneamente: Campogrande sigla la bomba del +11 e poi in sottomano il canestro del 74-61. Venezia vola via guidata dal solito straordinario Stefano Tonut. L’ultimo a mollare per gli ospiti è Banks: infatti una sua tripla porta la Effe sul -9 a 5 minuti dalla sirena finale. Negli ultimi tre minuti di gara Venezia amministra senza problemi il vantaggio e vince senza affanno la contesa. 92-76 il finale.
Sala Stampa
Luca Dalmonte
Walter De Raffaele
Stefano Tonut
Umana Reyer Venezia – Lavoropiù Fortitudo Bologna 92-76
Parziali: 22-15; 24-25; 23-21; 23-15.
Progressivi: 22-15; 47-40; 70-61; 92-76.
Le pagelle
Umana Reyer Venezia
Federico Casarin 6,5: ottimo impatto nel match chiuso con 7 punti e 3 rimbalzi nei suoi 10 minuti in campo.
Julyan Stone 7: nella prima parte di gara è certamente il migliore degli orogranata. Un bottino finale di 9 punti e 6 rimbalzi destreggiandosi egregiamente in tutte le zone del campo.
Stefano Tonut 8: tanto per cambiare è l’mvp della serata. Dà sempre l’impressione di poter fare quello che vuole in campo. Una forza fisica unita al talento debordante. La guardia azzurra scrive a referto 26 punti, aggiunge anche 6 rimbalzi con 5 falli subiti.
Austin Daye 5,5: fatica per tutta la partita a trovare la via del canestro. Termina con soli 3 punti con 1/5 dal campo, ma è efficace sotto i tabelloni con 6 rimbalzi conquistati.
Andrea De Nicolao 6: dirige la squadra con intelligenza , lasciando spazio in attacco ai compagni.
Luca Campogrande 7: entra benissimo nella sfida con due triple fondamentali a bersaglio.
Wes Clark 7: serata da 10 punti e 5 assist in soli 13 minuti. Peccato per un problema alla gamba che lo costringe a uscire prima del tempo.
Valerio Mazzola 6: diciotto minuti in campo di sostanza anche nel ruolo di “cinque”.
Jeremy Chappell 6: tanta solidità utilissima alla causa orogranata.
Bruno Cerella 6: solo quattro minuti, ma è importante rivederlo nelle rotazioni.
Mitchell Watt 7: gara in controllo per il lungo della Reyer chiusa con 14 punti 6 rimbalzi nei suoi 25 minuti.
Lavoropiù Fortitudo Bologna
Adrian Banks 7: parte male a causa della difesa avversaria, ma con l’andare del match trova le misure terminando con 16 punti 4/10 dal campo e 6/6 a cronometro fermo. È l’ultimo a mollare.
Pietro Aradori 6,5: ottimo primo tempo chiuso con 9 punti, poi si spegne nella seconda parte della gara.
Stefano Mancinelli 6: parte in quintetto base mettendoci tanto impegno. Gioca 21 minuti, visto l’emergenza del roster della Fortitudo. Più di questo non poteva dare.
Matteo Fantinelli 6: cinque punti e altrettanti assist per il regista della Fortitudo.
Tommaso Baldasso 5: serata a dir poco difficile per l’ex Virtus Bologna che scrive virgola a referto.
Marco Cusin 6,5: getta il cuore oltre l’0stacolo con un avvio di gara encomiabile. A referto piazza 8 punti in 12 minuti.
Todd Withers 7: tenendo presente che era al rientro gioca davvero un’ottima partita chiusa con 15 punti e 6 rimbalzi.
Leonardo Toté 7: produce 16 punti con ottime percentuali al tiro (6/8 da due e 4/6 a cronometro fermo) a cui aggiunge 4 rimbalzi e altrettanti falli subiti per una valutazione di 18.
Giuseppe Pep Malaguti
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